BUDAPEST - VIENNA - BRATISLAVA
Un'avventura nell'Europa centrale: Budapest, Vienna e Bratislava in una settimana
Itinerario: Budapest 4G- Vienna 3G - Bratislava 1G
Ottobre 2016: il foliage autunnale dipinge di calde sfumature le capitali centreuropee, creando un'atmosfera magica che fa da sfondo al nostro viaggio di una settimana. Budapest, Vienna e Bratislava: tre città, tre culture, tre anime diverse, tutte da scoprire.
Il fascino decadente di Budapest, con i suoi palazzi affacciati sul Danubio e la sua ricca storia, l'eleganza imperiale di Vienna, scrigno di arte e musica; il carattere gotico e medievale di Bratislava, affacciata sul Danubio.
Budapest: primo giorno di scoperta
15 ottobre ore 16:00: atterriamo all'aeroporto di Budapest con un volo ryanair da Milano Malpensa. L'aria autunnale è frizzante e carica di eccitazione per il viaggio che ci attende.
Dall'aeroporto prendiamo il bus 100E che in circa un'ora ci porta alla stazione metro Kobanya-Kispest. Qui, saliamo sulla linea M3 della metro e in 8 minuti raggiungiamo la fermata Ferenciek Tere, a pochi passi dal nostro alloggio.
Jackquaters si rivela una scelta ideale, essendo ubicato in una zona comoda e vicina sia al centro che al Danubio.
La prima serata è dedicata a esplorare il quartiere, perdendoci per le vie acciottolate e i vicoli pittoreschi.
Budapest: la città che conquista il cuore
Il secondo giorno a Budapest si apre con una carica di energia ed entusiasmo. Il sole illumina la città con una luce dorata, mentre il Danubio scorre placido, testimone silenzioso della nostra esplorazione. Una passeggiata lungo il fiume ci regala scorci mozzafiato: la vista dei maestosi edifici che si riflettono sulle due acque ci lascia incantati e ci rendiamo conto di quanto sia ricca di storia e cultura questa città.

La vista panoramica che si apre davanti ai nostri occhi è mozzafiato: la città si dispiega in tutta la sua bellezza, con i suoi monumenti, i suoi tetti rossi e il Danubio che serpeggia sinuoso.
Ci fermiamo ad assistere al cambio della guardia, un rituale suggestivo che si svolge ogni ora davanti al Palazzo Presidenziale.
Nel pomeriggio, ci immergiamo nel quartiere della fortezza (Vàrnegyed). Le sue viuzze acciottolate, i palazzi storici e le atmosfere d'altri tempi ci trasportano in un'epoca lontana, quando la città era ancora una fortezza medievale. La chiesa di Mattia è senza dubbio il gioiello più prezioso di questo quartiere. Fatta costruire da re Mattia Corvino, si erge maestosa con le sue splendide guglie gotiche. All'interno, la chiesa ci ha sorpreso con la sua bellezza austera e solenne.
Alle spalle della chiesa di Mattia, sorge il Bastione dei Pescatori, una terrazza panoramica che offre una vista incantevole della città. Le sue sette torri bianche, che simboleggiano le sette tribù magiare che fondarono l'Ungheria, si affacciano sul Danubio creando un'immagine di grande suggestione. Il Bastione dei Pescatori è un luogo magico, dove ci si può perdere a contemplare la bellezza di Budapest e a sognare ad occhi aperti.
Passeggiando lungo la via Tansics Utca, ci imbattiamo nella chiesa di Maria Maddalena (Buda tower), un edificio storico che cattura subito la nostra attenzione. La torre è la costruzione più antica del quartiere, risalente al XIII secolo. In origine, era il campanile di una chiesa gotica, poi distrutta durante la seconda guerra mondiale. Della chiesa originaria, oggi rimangono solo alcune rovine e il portale, visibili dal giardino.
Invece di ritornare con la funicolare, decidiamo di optare per una passeggiata panoramica dal parco della Citadella al ponte di Elisabetta per tornare a Pest. Il parco, situato sulla collina della cima di Buda, offre una vista spettacolare sulla città e sul Danubio. Passeggiando tra i sentieri alberati, ammiriamo la bellezza dei giardini, le statue e i monumenti che si trovano all'interno del parco. Tra questi, spicca il Monumento a San Gellèrt, dedicato al vescovo che introdusse il cristianesimo in Ungheria. Scendiamo la collina e ci dirigiamo verso il ponte Elisabetta, uno dei ponti più belli di Budapest. Tuttavia, la nostra camminata inizia a farsi sentire. Le gambe stanche e il mal di piedi ci convincono a cedere alla tentazione di un taxi. Saliamo a bordo e ci facciamo riportare in albergo, esausti ma felici di aver vissuto una giornata indimenticabile.
La sera, decidiamo di provare un'esperienza culinaria e sociale unica: un pub delle rovine, il Szimpla Kert. Questi pub, nati da vecchi edifici fatiscenti, sono diventati una vera e propria icona di Budapest. Arrivati al Szimpla Kert rimaniamo subito colpiti dall'atmosfera vivace e alternativa. L'edificio è un vero e proprio labirinto di stanze e cortili, arredati con mobili di recupero, oggetti vintage e cianfrusaglie che assumono nuova vita trasformandosi in pezzi d'arredo. Ci ordiniamo un paio di birre artigianali e un paio di piatti tipici ungheresi e ci accomodiamo sull'unico tavolino ancora libero nel cortile interno, godendoci la musica dal vivo e l'atmosfera festaiola e frizzante. Il pub è pieno di persone di tutte le età e provenienze, che si divertono e socializzano in un clima di allegria contagiosa.
Alla scoperta dei tesori di Budapest
Il terzo giorno a Budapest inizia con una coccola: una colazione da re alla pasticceria Gerbeaud situata nella centralissima piazza Vorosmarty. Fondata nel 1858, questa pasticceria è un'istituzione della città, famosa per la sua atmosfera elegante e i suoi dolci raffinati. Ci sediamo in un tavolino all'esterno dell'edificio, godendo della vista della vivace piazza al sole mattutino. La nostra scelta ricade sulla torta Dobos, un dolce tipico ungherese composto da sei strati di pan di spagna bagnati al rum, farciti con crema al cioccolato e burro, e ricoperti da una glassa al caramello. Dopo questa colazione da re, siamo pronti ad affrontare il resto della giornata con.. molta carica!
Proseguendo la nostra passeggiata, ci imbattiamo nel Memoriale delle Scarpe in riva al Danubio, situato tra il ponte delle catene ed il parlamento. Quest'opera, realizzata dal regista Can Togay e dallo scultore Gyula Pauer, rappresenta un toccante omaggio alle vittime dell'olocausto in Ungheria. Lungo la riva del fiume, si susseguono sessanta paia di scarpe di ferro, a grandezza naturale, che emergono dal selciato. Le scarpe, arrugginite e consunte, simboleggiano le ultime spoglie degli ebrei ungheresi che, durante la Seconda Guerra Mondiale, furono barbaramente uccisi. La scelta di raffigurare delle scarpe non è casuale. Durante le esecuzioni, gli aguzzini ordinavano alle loro vittime di togliersi le scarpe, prima di fucilarle e gettarne corpi nel Danubio. Le scarpe, quindi, assumono un valore altamente simbolico, rappresentando la vita spezzata e l'identità perduta di migliaia di persone innocenti. Un momento di riflessione e di silenzio per ricordare le atrocità del passato e per riaffermare l'importanza della memoria e della tolleranza.
Raggiungiamo il Parlamento Ungherese, un edificio maestoso che domina la città con la sua imponente facciata. Già da lontano, la sua bellezza lascia senza fiato. Le guglie svettanti, le statue elaborate e i dettagli architettonici finemente curati lo rendono un vero e proprio capolavoro. Entriamo con una visita guidata, obbligatoria per poter ammirare l'interno del palazzo. La guida ci accompagna attraverso un labirinto di stanze opulente, decorate con marmi pregiati, mosaici dorati e affreschi di grande valore. Restiamo incantati dalla Sala della Cupola, con la sua imponente vetrata che illumina l'ambiente, e dalla Sala delle Sedute, dove si riunisce l'Assemblea Nazionale Ungherese. La visita al Parlamento è un'esperienza imperdibile per chiunque visiti Budapest. Consigliamo a tutti di visitarlo. Oltre alla bellezza dell'edificio stesso, vale la pena menzionare anche la piazza che lo accoglie. Ampia e maestosa, è un luogo ideale per passeggiare, ammirare la facciata del palazzo e scattare foto ricordo.
Dopo aver ammirato il Parlamento, ci dirigiamo verso Piazza delle Libertà, un luogo simbolo della storia ungherese. Circondata da maestosi palazzi, tra cui Banca Nazionale e Ambasciata Stati Uniti, la piazza si apre in un parco verdeggiante. Al centro un parco svetta la statua della Fiamma Perduta, un obelisco commemorativo che ricorda i soldati sovietici caduti durante la liberazione di Budapest dall'occupazione nazista. Ai suoi piedi si trova un altro monumento, il Memoriale per le Vittime dell'Occupazione Tedesca. Un'opera in bronzo, raffigurante un gruppo di figure umane sofferenti, che commemora le atrocità subite dal popolo ungherese durante la Seconda Guerra Mondiale.
Visitiamo anche la basilica di Santo Stefano, uno dei monumenti più iconici della città. Siamo rimasti colpiti oltre che dalla sua imponente facciata neoclassica, anche dall'ampia navata centrale interna e dalla grande cupola con le sue vetrate colorate.
Poi ci dirigiamo verso il teatro dell'Opera, del quale ammiriamo solamente la sua facciata neorinascimentale dall'esterno. A pochi passi dal teatro, si trova piazza Vorosmarty, un luogo vivace ed accogliente. Al centro della piazza, la statua del poeta Mihaly Vorosmarty veglia sulla città. Per gli amanti dello shopping Vaci utca è la destinazione ideale. Negozi di ogni genere, dalle boutique di alta moda ai negozi di souvenir, si susseguono lungo questa via pedonale. Con la metro, raggiungiamo piazza degli Eroi, un luogo di grande impatto scenico. Al centro della piazza, il Monumento del Millennio, con le sue statue e le sue guglie, celebra i mille anni della nazione ungherese.
Riprendiamo la metro per tornare nella zona vicino al nostro appartamento. Il sole inizia a calare e le luci della città si accendono, creando un'atmosfera magica. Decidiamo di fare un giretto per le stradine dei dintorni, immergendoci nella vita quotidiana di Budapest.
Giardini, sapori e relax: un'immersione nella Budapest più autentica
Il quarto giorno del nostro viaggio a Budapest è dedicato alla scoperta dell'isola Margherita, un'oasi verde nel cuore del Danubio. Al mattino, noleggiamo una macchinina a pedali. Percorrere i viali alberati e i verdissimi giardini del parco diventa un'occasione per fare due risate e divertirci come bambini.
Dopo la piacevole gita sull'isola Margherita, torniamo in città con un certo languorino. Decidiamo di pranzare al Grande Mercato Centrale, uno dei più grandi mercati coperti d'Europa, situato in un elegante edificio di ispirazione neogotica. Varcata la soglia, veniamo subito avvolti da un'esplosione di colori e profumi. Il mercato è un brulicare di bancarelle che offrono prodotti di ogni genere: frutta e verdura fresca, carne, pesce, formaggi, salumi, spezie, dolciumi...un vero paradiso per gli amanti della gastronomia! Oltre ai banchi alimentari, ci sono anche numerosi ristoranti e caffetterie dove assaggiare piatti tipici ungheresi e specialità internazionali. Noi optiamo per un pranzo a base di gulash, una ricca zuppa di carne e patate, accompagnata da un crostino di pane. Il gusto intenso e speziato mi ha conquistato, tanto che ho finito anche la porzione di Dani, che invece non è un grande fan del piatto.
Dopo il pranzo al Mercato Centrale, ci dirigiamo verso la Grande Sinagoga, situata in via Dohany. Purtroppo, essendo il giorno di chiusura, ci accontentiamo di ammirarla dall'esterno. La facciata, in stile moresco con mattoni rossi e decorazioni in pietra bianca, è davvero straordinaria. Immaginiamo la vastità dell'interno.
Dopo una giornata di intenso camminare per le strade di Budapest, finalmente ci concediamo una pausa relax ai famosi bagni termali Szechenyi. L'atmosfera all'ingresso è suggestiva: l'architettura neobarocca e le vasche fumanti creano un'aura di quiete e benessere. Le piscine esterne sono davvero spettacolari: immergersi nell'acqua calda mentre fuori si gela è un'esperienza unica. Tuttavia, l'interno delle terme lascia un pò a desiderare. La pulizia non è impeccabile e alcune aree necessitano di manutenzione. Ci aspettavamo un livello di cura maggiore, soprattutto considerando la fama internazionale di questo luogo. Nonostante ciò, la tappa ai bagni termali è stata piacevole e ha contribuito a rendere il nostro soggiorno a Budapest davvero memorabile.
Dopo il relax ai bagni termali Szechenyi, la serata si conclude con una cena in un pub, il Champs pub. Daniele, da vero tifoso juventino, non poteva perdersi un'importante partita della sua squadra. Il pub si rivela una location perfetta per gli amanti dello sport: schermi ovunque trasmettono eventi da tutto il mondo, creando un'atmosfera vivace e coinvolgente. La fortuna di trovare altri tifosi interessati alla stessa partita ci permette di goderci l'incontro in una saletta privata con un maxi schermo.
Vienna: primo incontro
Un viaggio in treno di circa 2 ore e 40 minuti ci separa da Vienna, capitale dell'Austria e nostra prossima destinazione. Il cielo è plumbeo e la pioggia scende incessante, ma non smorza la nostra voglia di esplorare questa città ricca di fascino e storia.
L'hotel Prinz Eugen, situato nei pressi della stazione ferroviaria, ci accoglie per i tre giorni seguenti. Le camere sono confortevoli e la posizione strategica ci permette di raggiungere facilmente il centro città.
Stephansplatz, cuore pulsante di Vienna, ci lascia senza fiato. La cattedrale di Santo Stefano, con la sua imponente facciata gotica e il campanile che svetta verso il cielo, domina la piazza. Le vie circostanti, piene di negozi, bar e ristoranti, brulicano di vita nonostante la pioggia. Il primo pomeriggio lo trascorriamo passeggiando per le vie del centro, immergendoci nell'atmosfera viennese.
Vienna: il fascino regale di Schonbrunn
Il nostro secondo giorno viennese inzia ancora sotto la pioggia mentre ci dirigiamo verso il lussuoso palazzo di Schonbrunn, la residenza estiva degli Asburgo. La facciata gialla e bianca, impreziosita da stucchi e ornamenti ci lascia stupefatti. Varcata la soglia, veniamo catapultati in un mondo di sfarzo. Le stanze imperiali, arredate con mobili pregiati, lampadari di cristallo e opere d'arte raffinate, ci raccontano la storia di una corte regale ricca di fascino e intrighi. I giardini di Schonbrunn, un vero e proprio capolavoro di giardinaggio barocco, si estendono a perdita d'occhio. Passeggiamo tra i viali alberati, aiuole fiorite e fontane zampillanti, ammirando la Gloriette, un tempietto che svetta sulla collina. Purtroppo, è in fase di ristrutturazione, ma ciò non impedisce di immaginare la magnificenza di questo luogo nei suoi giorni di gloria.
Nel pomeriggio, ci immergiamo nella storia e nell'eleganza del complesso dell'Hofburg, la residenza invernale degli asburgo. La storica Heldenplatz, con i suoi monumenti ai grandi eroi austriaci, ci accoglie con la sua imponenza. Varchiamo la soglia del palazzo e ci avviciniamo all'enigmatica figura dell'imperatrice Sissi. Visitiamo le sue stanze private, arredate con gusto e delicatezza, e ammiriamo i suoi abiti e oggetti personali esposti nel Museo di Sissi. La mensa imperiale al Museo delle Argenterie ci offre uno spaccato della vita di corte. Immaginiamo i banchetti sontuosi, le conversazioni eleganti e il luccichio delle stoviglie d'argento.
giretto nei giardini del palazzo Hofburg
Dopo aver esplorato la reggia di Schonbrunn ed esserci immersi nella vita di Sissi all'Hofburg, decidiamo di fare un giro in bus per ammirare la città da una prospettiva diversa. Il giro passa davanti al Parlamento di Vienna, un edificio enorme in stile neoclassico che si affaccia sulla Ringstrasse.
Il nostro giro in bus si conclude davanti al neo-gotico Rathaus , il municipio di Vienna. Scendiamo dal bus e ci avviciniamo per ammirarlo da vicino. La sua incredibile facciata, con le sue torri svettanti e le decorazioni intricate ci cattura.
Proseguiamo la nostra giornata con una visita all'Hundertwasserhaus, un complesso di case popolari progettato dall'architetto e artista Friedensreich Hundertwasser. Un'attrazione davvero unica nel panorama viennese, che ci ha colpito per la sua originalità e vivacità. Le abitazioni si distinguono per i colori vivaci, le linee sinuose e l'assenza di spigoli. L'artista desiderava creare un ambiente gioioso e confortevole per le persone meno abbienti, un'oasi di armonia in contrasto con la rigidità della città. Pavimenti ondulati, giardini pensili e alberi che spuntano dalle finestre creano un'atmosfera quasi fiabesca. L'architettura di Hundertwasser si ispira alla natura, e questo si percepisce in ogni dettaglio del complesso.
Con il sole che inizia a tramontare, ci dirigiamo verso il MuseumsQuartier, uno dei più grandi complessi museali del mondo. Il quartiere è un vero e proprio centro di cultura e arte, con musei, gallerie d'arte, caffè e ristoranti. Passeggiamo per le piazze e i cortili del quartiere, ammirando l'architettura moderna e le installazioni artistiche. L'atmosfera è vivace e rilassata. Ci fermiamo in uno dei tanti caffè del quartiere per gustarci un aperitivo in questa magica atmosfera.
Vienna tra storia, arte e adrenalina
Settimo giorno di viaggio, ci dirigiamo al Belvedere, uno stupendo complesso che un tempo era la residenza estiva del principe Eugenio di Savoia e che include l'orangerie, le stalle e un grande e bellissimo parco in stile barocco. La nostra visita prosegue con la mostra di Klimt allestita all'interno del Belvedere. Le opere del maestro viennese ci lasciano a bocca aperta per la loro bellezza e sensualità. Ho particolarmente amato la visita al Belvedere, forse la parte di questa città che mi è piaciuta maggiormente.
Dopo una mattinata ricca di cultura e storia al Belvedere, decidiamo di dedicare il pomeriggio al divertimento e allo svago. La nostra destinazione è il Prater, ex tenuta di caccia imperiale ora aperta al pubblico e che ospita il parco divertimenti Wurstelprater, con giostre e ruota panoramica. Dani prova una giostra adrenalinica e ci divertiamo un pò. 😊 Non poteva mancare una pausa pranzo in uno dei tanti chioschi del parco. Tra un giro sulle giostre e una pausa golosa, il tempo vola.
Per concludere in bellezza la nostra parentesi viennese, decidiamo di salire sulla torre del Danubio, la Donauturm. La struttura svetta sulla città con i suoi 252 metri di altezza e rappresenta un punto di riferimento inconfondibile. Saliamo a bordo dell'ascensore che, in soli 35 secondi, ci porta in cima alla terrazza panoramica. Appena usciti dall'ascensore, ci troviamo di fronte a un panorama a 360 gradi su Vienna che lascia senza fiato. Rimaniamo incantati a contemplare la bellezza di Vienna dall'alto.
Ottimo inizio a Bratislava
L'ottavo giorno del nostro viaggio inizia con un cambio di scenario: destinazione Bratislava! Un viaggio in treno di poco più di un'ora ci porta in questa affascinante città, capitale della Slovacchia.
La prima tappa è l'Art Hostel Taurus, dove ci sistemiamo per l'ultima notte del nostro viaggio in una camera privata con bagno annesso. L'ostello è molto accogliente e situato in zona comoda per visitare la città.
Il centro storico di Bratislava è un vero gioiello, racchiuso in un'area compatta che permette di visitarlo tranquillamente in un solo giorno. Passeggiando per le strade acciottolate e pittoresche di Stare Mesto (città vecchia), ammiriamo chiese medievali, botteghe tipiche e facciate barocche antiche.
Siamo saliti sulla collina che domina la città per raggiungere il Castello di Bratislava. La sua architettura, seppur frutto di una ricostruzione recente, conserva un potente fascino antico e regale. Abbiamo apprezzato molto la camminata per arrivarci, nonostante la salita, grazie all'atmosfera suggestiva e romantica del sentiero panoramico. La vista della città sulla collina è stata davvero bellissima.
Dopo la suggestiva esperienza al Castello, una visita alla Cattedrale di San Martino completa il quadro della nostra giornata a Bratislava, un vero gioiello nel cuore della città.
scorci della città
Le gambe implorano pietà dopo tutti questi giorni di camminate ininterrotte. Le mie ginocchia urlano al cielo e ogni passo diventa un'impresa! Finalmente, l'agognato ostello si staglia all'orizzonte come un'oasi di ristoro nel deserto. Ci concediamo una doccia calda e un pò di relax in quest'angolo di pace, prima di uscire per vedere l'ennesima partita di calcio, ahimè!
Ebbene si, anche a Bratislava la Juve mi ha perseguitato. Purtroppo il mio fidanzato ha deciso di portare la sua fede calcistica in giro per l'Europa! Ma non disperate, perché la dea bendata ha deciso di allietarmi la serata in due modi: in primis poiché la guardiamo in un pub con musica dal vivo, un toccasana per le mie orecchie che ha reso l'atmosfera decisamente più piacevole; e poi perché ceniamo in un localino delizioso con piatti tipici slovacchi e birra, il Walker beer and wine restaurant (sigh, che peccato leggo che forse ha chiuso). Insomma, tra un tiro e l'altro, una canzone e un boccone succulento la mia serata a Bratislava si è rivelata un'esperienza memorabile, nonostante il calcio!
Arrivederci Bratislava
Con un pizzico di nostalgia, salutiamo la deliziosa Bratislava. L'ultima colazione all'ostello ha un sapore agrodolce: da un lato la gioia di aver vissuto questo indimenticabile viaggio; dall'altro la tristezza di lasciare questa città che mi ha conquistato con il suo fascino medievale, la sua atmosfera accogliente e i suoi sapori autentici. Il volo di rientro da Bratislava a Milano Malpensa con Ryanair è previsto per le 11:40 circa. Un ultimo sguardo alla città dal finestrino dell'aereo, mentre ci prepariamo a riabbracciare la nostra Italia.
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