MESSICO

 



Messico: un viaggio indimenticabile tra avventure e scoperte

15 - 31 agosto 2018

Itinerario:

  • Cancun 1 notte
  • San Cristobal de Las Casas 3 notti
  • Palenque 1 notti
  • Mèrida 1 notte
  • Valladolid 2 notti
  • Tulum 1 notte
  • Cozumel 2 notti
  • Isla Mujeres 3 notti
  • Cancun 1 notte

Ricordo il mio viaggio in Messico come un'esperienza bellissima e intensa. Prima di partire, ero un pò preoccupata a causa dei racconti che avevo letto e sentito riguardo alla sua reputazione come uno dei paesi più pericolosi al mondo per il narcotraffico e la corruzione delle forze dell'ordine. Fortunatamente, abbiamo scelto di evitare le zone più rischiose e non abbiamo avuto alcun tipo di problema. Anzi, siamo stati piacevolmente colpiti dalla gentilezza e dalla disponibilità di tutte le persone che abbiamo incontrato. 

Un inizio con imprevisto

Il nostro viaggio è iniziato con un volo da Milano Malpensa a Cancun con la compagnia Delta.  Lo scalo ad Atlanta si è trasformato in un'avventura inaspettata. A causa di una coincidenza troppo breve (solo due ore) e di un caotico aeroporto come Atlanta, considerato tra i più trafficati al mondo, abbiamo rischiato di perdere il volo successivo. La mia determinazione è stata determinante nel superare alcuni ostacoli, come una famiglia di passeggeri davanti a noi che non voleva farci passare e un'hostess che ho dovuto pregare per convincere a  chiamare la cabina per farci salire. Ma, nonostante il portellone fosse già stato chiuso, riusciamo miracolosamente a prendere il volo, imparando una preziosa lezione: mai più coincidenze così strette in aeroporti trafficati!  Avremmo dovuto essere avvisati dall'agenzia di viaggio che ci ha venduto i biglietti, che per questo tipo di coincidenze sarebbero state necessarie almeno 4 ore come precauzione.

Siamo arrivati finalmente a Cancun, dove abbiamo soggiornato per una notte al Villa Airport B&B, un hotel vicino all'aeroporto, facendo sosta solo per la notte prima di ripartire il mattino successivo.


Avventure tra voli, autobus e un taxi inaspettato

Il nostro viaggio in Messico prosegue con un volo Aeromexico da Cancun a  Città del Messico. Dopo una breve sosta, ci imbarchiamo su un altro volo diretto a Tuxla Gutierrez, dove atterriamo verso le 18:30.

All'aeroporto di Tuxla Gutierrez, ci dirigiamo verso la biglietteria Ado per acquistare i biglietti per l'autobus diretto a San Cristobal del Las Casas. L'attesa si rivela lunga: un autobus sarebbe arrivato dopo 40 minuti. Tuttavia, un gentile taxista si propone di accompagnarci a destinazione per lo stesso prezzo del biglietto. Nonostante gli avvertimenti sui pericoli del Messico, decidiamo di fidarci del suo sguardo cordiale e saliamo a bordo del taxi. In circa un'ora, raggiungiamo il nostro hotel a San Cristobal, il  Parador Margarita. La struttura accogliente e confortevole  diventerà il nostro punto di riferimento per i successivi tre giorni.



Sistemati al Parador Margarita, ci immergiamo subito nella vivacità di San Cristobal de Las Casas. Un giro esplorativo a piedi ci permette di familiarizzare con le strade, le piazze pittoresche e i colorati edifici coloniali. L'aria è frizzante, il ritmo incalzante e i profumi inebrianti ci conquistano. La sera, decidiamo di cenare in un locale tipico per assaporare appieno l'atmosfera messicana. L'ambiente è festoso e colorato, la musica riempie l'aria. 😄L'allegria contagiosa dei clienti e la cordialità del personale ci fanno sentire subito a casa.


San Juan Chamula: un viaggio tra riti ancestrali e tradizioni vive

Il giorno successivo, lasciamo San Cristobal per un'immersione profonda nella cultura locale. Ci dirigiamo verso il mercado municipal per salire su un colectivos,  un furgoncino economico utilizzato dai messicani per i loro spostamenti quotidiani.  La destinazione è San Juan Chamula, villaggio principale dei chamula, un'etnia tzotzil discendente dei Maya. San Juan Chamula rappresenta una sorta di comunità indipendente dallo Stato del Chiapas, con regole proprie in materia di istruzione e giustizia. Qui, le pratiche religiose assumono una dimensione singolare e affascinante. Gli stranieri sono liberi di esplorare il villaggio, ma all'interno della chiesa principale vige un divieto assoluto di scattare fotografie. Varcando la soglia della chiesa, veniamo catapultati in un'atmosfera mistica e surreale. Il pavimento è ricoperto di aghi di pino, mentre candele, statue e specchi creano un'ambiente carico di simbolismo. Il rituale che si svolge davanti ai nostri occhi  ci lascia senza fiato.  Alcuni uomini, i curanderos (guaritori) officiano cerimonie mentre i fedeli,  uomini, donne, famiglie e bambini bevono Coca-Cola e digeriscono rumorosamente, convinti che i rutti servano a scacciare gli spiriti maligni. L'immagine di una madre che offre Coca-Cola al suo bambino di pochi mesi ci scuote profondamente, testimoniando la forza di tradizioni radicate e credenze ancestrali. 





Dopo esserci immersi nell'atmosfera unica di San Juan Chamula visitando velocemente l'insolito cimitero e il mercatino locale, proseguiamo il nostro viaggio prendendo un colectivos per San Lorenzo Zinacantan, un villaggio immerso nella quiete del Chiapas. Il silenzio surreale che avvolge il villaggio viene improvvisamente spezzato da un boato assordante. Sorpresi e incuriositi, ci dirigiamo verso l'immenso piazzale della chiesa, dove scopriamo la fonte del frastuono: una serie di botti, simili a quelli di Capodanno, crepa il cielo. Come il precedente villaggio, anche san Lorenzo è abitato dall'etnia Tzotzil e custode di tradizioni e pratiche religiose peculiari. Ci accomodiamo sugli ampi gradini della piazza, assistendo a una processione guidata da uomini in costumi tradizionali . I loro movimenti e i loro canti, carichi di simbolismo, ci ammaliano e ci trasportano in una dimensione mistica che sfugge alla nostra comprensione. 






Dopo aver ammirato le tradizioni di San Lorenzo Zinacantan, rientriamo a San Cristobal de Las Casas. Purtroppo, il cielo si apre e una pioggia insistente inizia a cadere sulla città. Niente paura, però!  La pioggia non ci scoraggia e decidiamo di approfittarne per esplorare San Cristobal sotto una luce nuova. Sotto il cielo grigio, la città assume un fascino inaspettato.  I colori pastello delle case si intensificano con i riflessi della pioggia sulle strade acciottolate. 



La pioggia, diventata troppo intensa, ci costringe a cercare riparo, e la sorte ci guida verso un locale incantevole: la "Vina de Bacco". Un'atmosfera accogliente e un simpatico ragazzo italiano ci accolgono come a casa. Ci lasciamo tentare da gustosi aperitivi accompagnati da tapas, sorseggiando buon vino. Per cena, decidiamo di provare una pizzeria nelle vicinanze. Benché non avessimo grandi aspettative, dobbiamo ammettere che la qualità della pizza era al di sotto delle nostre previsioni, ma ciò non ha guastato la serata, pazienza! 


San Cristobal de Las Casas: un caleidoscopio di esperienze tra mercati, chiese e sapori

La mattina seguente partiamo alla scoperta di questa affascinante città.


Le nostre gambe scalpitano già dalla voglia di esplorare, e San Cristobal non delude. La città ci invita a salire, a conquistare la sua vetta per ammirare panorami mozzafiato. Non ci tiriamo indietro: con passo deciso affrontiamo la sfida dei gradini, un'ascesa che ci porta sempre più in alto, verso la bellezza del  Cerro de San Cristobal. Il sentiero che conduce alla cima del Cerro è un'oasi verde in mezzo alla città. Finalmente raggiungiamo la vetta e ammiriamo la vista della città che si stende sotto di noi. Le case colorate, i tetti rossi, le chiese svettanti: San Cristobal si estende in tutta la sua bellezza. Sulla cima del Cerro, la chiesa, con la sua architettura semplice ed austera, domina il panorama.






Immersi nell'atmosfera vivace della città, scendiamo e ci inoltriamo nel suo cuore pulsante. Attraversiamo il centro storico, lasciandoci catturare dal fascino della sua piazza principale, plaza 31 de Marzo.
** un luogo che per me ha un significato speciale, non solo per la sua bellezza architettonica, ma anche perchè coincide con la data del mio compleanno! 😊**
Proseguendo la nostra passeggiata, ci lasciamo sorprendere da scorci suggestivi che si aprono qua e là..








sopra: Iglesia de santo Domingo - sotto: la cattedrale

Siamo in un pomeriggio di pausa forzataNon mi sento al meglio, così decidiamo di concederci un pò di riposo in hotel. Dani, invece, approfitta dell'occasione per seguire con passione l'intera partita della Juve con il cellulare, immerso nel tifo grazie alle sue cuffiette. 

Rigenerati dopo questa pausa, ci dirigiamo nuovamente verso il centro storico. La nostra meta è la splendida chiesa azzurra di Santa Lucia, purtroppo chiusa in quel momento. Ma anche da fuori, l'edificio sa conquistarci con la sua architettura affascinante ed i suoi colori.



Dopo aver già macinato la nostra dose giornaliera di gradini in mattinata, con un pizzico di masochismo misto a curiosità, ci dirigiamo verso l'altro belvedere della città: il Cerro de Guadalupe.  Nuovi scalini ci attendono, pronti a mettere alla prova la resistenza delle nostre gambe (e la pazienza dei nostri polmoni).





La sera, per concludere in bellezza la giornata, ci concediamo un bis di aperitivi al "La Vina de Bacco". Tra un sorso di vino e l'altro, abbiamo modo di scambiare due chiacchiere con due ragazzi italiani conosciuti al bar. Ci raccontiamo i nostri itinerari, scambiandoci preziose informazioni e scoprendo che loro hanno seguito un percorso diametralmente opposto al nostro. Un interessante scambio di esperienze che ha arricchito ulteriormente il nostro viaggio. 

Avventure tra cascate e antiche rovine: da San Cristobal a Palenque

La mattina dopo, sveglia all'alba e via in minivan verso Palenque! Il nostro hotel, oltre ad averci prenotato un day trip fantastico, ci omaggia anche di una deliziosa colazione/pranzo al sacco per il viaggio.  Il minivan, dopo aver raccolto altri viaggiatori dagli hotel della città, si mette finalmente in moto. Avevo letto recensioni che descrivevano i tragitti in autobus tra San Cristobal e Palenque come folli corse su strade a strapiombo. Ero un pò preoccupata, ma per fortuna, la nostra esperienza è stata ben diversa. La strada è costellata di dossi, che costringono l'autista a procedere con prudenza. Perfetto per me, che posso godermi il panorama senza timori! Daniele, invece, non è per niente entusiasta della lentezza del viaggio...questione di punti di vista! 😂

Durante il tragitto, ci rilassiamo un pò sonnecchiando. Dopo circa 4 ore, giungiamo alla prima tappa del nostro tour: le cascate di Agua Azul. Abbiamo a disposizione un paio d'ore per esplorare in autonomia, dopodiché ci ritroveremo al minivan per proseguire. Le cascate, con la loro imponente bellezza ci incantano. Ci immergiamo nella giungla lussureggiante che le circonda, ammirando la loro forza e il loro fascino. Un sentiero in salita permette di risalire il corso delle cascate, non possiamo certo resistere alla tentazione. Percorriamo un tratto del sentiero, allontanandoci dalla folla e raggiungendo un angolo tranquillo dove ci rilassiamo, cullati dal suono dell'acqua e immergiamo i piedi nelle sue pozze. 






Si riparte! La nostra seconda tappa è la suggestiva cascata di Misol-Ha, che raggiungiamo in meno di un'ora. Seguiamo un sentiero che ci conduce alle spalle della cascata, dove ci attende una sorpresa: una grotta nascosta. Nelle vicinanze di questo luogo incantevole, circondati dal rumore dell'acqua che cade, gustiamo un pranzo presso il chiosco.



Finalmente arriviamo al sito archeologico di Palenque. Durante il tragitto, conosciamo una coppia di ragazzi italiani con cui decidiamo di prendere una guida locale in italiano. Scelta azzeccata! La nostra guida, un ragazzo davvero simpatico che parla un pò d'italiano, ci fa scoprire la storia e gli aneddoti del sito in modo davvero coinvolgente. Tra tutti i siti che visiteremo in Messico, Palenque rimane senza dubbio il nostro preferito.  Un luogo magico, dove imponenti templi Maya si ergono immersi nella giungla.  













Terminato il giro del sito archeologico, la nostra guida ci conduce lungo un sentiero immerso nella jungla. Durante il tragitto, abbiamo la fortuna di incontrare diverse scimmie urlatrici, il cui verso caratteristico risuona tra la vegetazione rigogliosa. La guida, con grande competenza, ci mostra diverse piante medicinali e ne spiega le proprietà benefiche, svelandoci anche alcuni curiosi aneddoti legati alla cultura Maya. Come ciliegina sulla torta, ha offerto ai più coraggiosi l'opportunità di assaggiare termiti vive!  Io ho preferito declinare, mentre Dani, con un inaspettato slancio di audacia, ha accettato la sfida!💪


Un'esperienza davvero indimenticabile! Ci lasciamo alle spalle la giungla e veniamo accompagnati dal minivan in centro a Palenque, mentre i nostri compagni di viaggio proseguono il rientro verso San Cristobal. Saliamo su un autobus diretto verso il centro abitato e raggiungiamo il nostro hotel, il Maya Tulipanes Palenque. Un hotel grazioso, che ci conquista soprattutto con la sua splendida piscina.

La sera, decidiamo di esplorare la Palenque moderna. Una cittadina che, pur non vantando attrazioni di particolare rilievo, offre un'ampia scelta di locali dove poter gustare la cucina tipica e trascorrere la serata. 


Incontri emozionanti tra la fauna selvatica

Il giorno successivo alla nostra avventura tra cascate e Maya, decidiamo di dedicarci a una causa nobile visitando l'ecoparco Aluxes Palenque. Questo parco non è solo un'attrazione turistica, ma un vero e proprio rifugio e centro di riabilitazione per animali selvatici che hanno subito crudeltà o traffico illegale. Qui, amorevoli operatori si dedicano alla cura e alla riabilitazione di queste creature, con l'obiettivo  di reintrodurle, quando possibile, nel loro habitat naturale. Il parco è facilmente visitabile in autonomia. Seguendo il sentiero principale, ci immergiamo in un'atmosfera affascinante, circondati dalla rigogliosa vegetazione della giungla. Lungo il percorso, abbiamo la possibilità di ammirare una grande varietà di animali, tra cui: uccelli dai colori sgargianti, il lamantino, la pantera nera, i giaguari, i coccodrilli, i tapiri, le scimmie e qualche iguana che prende il sole tranquilla lungo il sentiero dove passiamo. Ho l'opportunità di arricchire l'esperienza con un'emozionante interazione: pagando un piccolo extra, posso dare da mangiare alla guacamaya escarlata. E' stato un momento straordinario sentire le delicate zampette di questo magnifico uccello sulle mie mani, osservare il suo becco teso mentre accettava il cibo e scrutare i suoi occhietti. 💚





Dopo una mattinata ricca di emozioni e incontri con la fauna selvatica del Chiapas, il pomeriggio lo dedichiamo a  un meritato relax nell'invitante piscina del nostro hotel. In questo angolo di paradiso, ci dedichiamo al dolce far niente.


Per celebrare il nostro anniversario, ci concediamo una cena in un ristorante tipico e brindiamo a nove anni di complicità e felicità insieme.  💕



Con il cuore pieno di ricordi e l'anima leggera, dopo la nostra cena a Palenque, ci dirigiamo verso la fermata dei bus.  L'aria fresca della notte ci avvolge mentre aspettiamo l'arrivo del bus notturno della Ado che ci porterà verso la nostra prossima destinazione: Merida. Alle 23:30 precise, il pullman  arriva e noi saliamo a bordo, pronti per affrontare il viaggio notturno.


Merida e Uxmal: un tuffo nella storia Maya

A Merida facciamo tappa per una notte all'Hotel del Peregrino, un luogo essenziale e pulito che ci conquista soprattutto per la gentilezza e la cortesia incredibili del personale, davvero persone squisite. 

Abbiamo scelto questa sosta per poter visitare il sito archeologico maya di Uxmal, uno dei meglio conservati al mondo e patrimonio dell'UNESCO. Da Merida, con un comodo autobus di circa un'ora, raggiungiamo il sito.
Varcando l'ingresso, ci troviamo di fronte alla spettacolare piramide dell'Indovino, una costruzione unica nel suo genere per la sua base ovale. Davanti a tanta bellezza, non possiamo che rimanere incantati: già questo basta a ripagarci del faticoso viaggio notturno!








Rispetto agli altri siti che abbiamo visitato, Uxmal è sicuramente il meno conosciuto e meno frequentato dai turisti, cosa che a dir la verità mi stupisce non poco. Secondo me, vale assolutamente la pena di dedicargli una visita: è un luogo davvero affascinante e ben conservato.  
Noi abbiamo scelto di esplorare il sito in autonomia, con l'aiuto della fidata lonely planet. L'area archeologica è molto vasta, quindi preparatevi a camminare parecchio! Tra le rovine, non è raro imbattersi in iguane che passeggiano tranquille al sole.
Dopo l'imponente piramide dell'Indovino, proseguiamo verso il Quadrilatero delle Monache, un complesso di edifici che ricorda un convento, ma che probabilmente era adibito a residenza. Visitiamo poi la casa delle Tartarughe, il campo da gioco della Pelota, il palazzo del governatore e, dulcis in fundo, la gran piramide! Dani ha il coraggio di salire sulla sua cima, mentre io, un pò stanca e accaldata, preferisco ammirarla da terra! 

Di seguito alcune foto scattate durante la nostra visita, un pò in ordine sparso:













Il pomeriggio e la serata scivolano via piacevolmente mentre esploriamo il centro di Merida, lasciandoci conquistare dalla sua vivace atmosfera. La grande piazza, brulicante di vita, ci accoglie con le bancarelle colorate, dove possiamo curiosare tra i prodotti tipici e souvenir artigianali. Visitiamo anche la sua cattedrale e passeggiamo per la città, prima di gustarci una cena tipica.


Valladolid: il Messico che sognavo

Il giorno seguente, con i primi raggi del sole, saltiamo a bordo del bus Ado delle 09:15 per raggiungere Valladolid. Ci attende un viaggio di circa due ore e mezza, che ci permetterà di ammirare i paesaggi rurali dello Yucatan.

Le nostre facce parlano da sole: siamo arrivati a un punto in cui i viaggi in bus ci fanno impazzire! 😵

Dopo il nostro viaggio in autobus, finalmente raggiungiamo il nostro rifugio: l'hotel La Aurora Hotel Colonial. Un vero gioiellino nel cuore di Valladolid, che ci riceve con la sua atmosfera accogliente. Non possiamo resistere al richiamo della graziosa piscina che troneggia al centro del cortile.  Un tuffo rinfrescante nelle sue acque cristalline è il rimedio perfetto per scacciare la stanchezza del viaggio e ricaricare le batterie per le prossime avventure.



Dopo il meritato relax in piscina, ci immergiamo nelle vivaci strade di Valladolid. La città ci conquista già dal primo sguardo con la sua esplosione di colori. Passeggiando senza una meta precisa, ci lasciamo avvolgere da un'atmosfera che è allo stesso tempo sonnecchiante e festaiola, calma e vibrante. Il ritmo tranquillo della vita quotidiana si mescola con improvvise esplosioni di gioia. Valladolid incarna perfettamente l'immagine che avevo del Messico: un luogo autentico, ricco di tradizioni e di calore umano.








Avventura a Chichen Itza

Il mattino seguente, sveglia prestissimo! Alle 06:45, seguendo il consiglio trovato su internet, ci rechiamo alla fermata dei colectivos diretti a Chichen Itza. Un'esperienza autentica, fuori dai sentieri battuti, che ci permetterà di viaggiare assieme ai dipendenti del sito archeologico. 


Scelta vincente! Grazie al nostro viaggio in colectivo, arriviamo a Chichen Itza prima dell'apertura ufficiale. Siamo le seconde persone ad accedere al sito archeologico, godendo di un privilegio davvero speciale: ammirare la piramide senza nessuno intorno, avvolti dal silenzio e dalla luce dorata del primo mattino. Un'esperienza emozionante e indimenticabile poter assaporare la bellezza della piramide in tutta la sua quiete e autenticità.










La foto di seguito parla da sola: un'orda di turisti si riversa a Chichen Itza mentre noi, fortunatamente, stiamo già uscendo. All'esterno, numerosi pullman turistici continuano ad arrivare, confermando l'alto flusso di visitatori. Per questo motivo, e considerando anche il caldo delle giornate messicane in quel periodo, consiglio vivamente di seguire il nostro esempio e visitare il sito nelle prime ore del giorno. Solo così potrete vivere appieno la magia di questo luogo, immersi nella sua autentica atmosfera.

Dopo la magia di Chichen Itza,  ci dirigiamo con un bus verso il Cenote Ik Kil, un vero e proprio paradiso terrestre. Un luogo da sogno che, grazie all'anticipo rispetto agli altri turisti, abbiamo la fortuna di vivere in totale tranquillità e pace.  Mentre a quell'ora la maggior parte dei visitatori si riversa a Chichen Itza, noi ci immergiamo in questo angolo di paradiso incontaminato.

Il Cenote Ik Kil offre ai suoi visitatori tutti i comfort necessari per un'esperienza perfetta. Comodi spogliatoi ci permettono di cambiarci con facilità, mentre armadietti con la chiave ci garantiscono la sicurezza dei nostri oggetti personali. Con un pizzico di trepidazione, ci avviciniamo al bordo del Cenote. L'acqua, così profonda e scura, ci incute un pò di timore. Ma non c'è tempo per esitare! Un tuffo rinfrescante ci avvolge in un abbraccio di freschezza e ci fa dimenticare ogni preoccupazione. 





la terza boa centrale sono io 😂

Dopo il tuffo rinfrescante del Cenote Ik Kil, ci dirigiamo verso il centro di Valladolid per un'ultima immersione: il Cenote Zaci.  Un'affascinante oasi naturale situata nel cuore della città a pochi passi dalla piazza principale. Appena entrati veniamo avvolti da un'atmosfera suggestiva e ricca di storia. Il cenote, infatti era un luogo sacro per  i Maya, che lo consideravano un portale verso l'oltretomba. 
Immaginate un'oasi di freschezza, un'acqua color smeraldo che invita a un tuffo rinfrescante. Questo è il Cenote Zaci, un vero e proprio paradiso acquatico, che conquista il mio audace compagno di viaggio, Dani. Personalmente, preferisco rimanere a terra, ammirando le sue acrobazie mentre si tuffa dalle rocce. Il perchè? Beh, lasciate che vi racconti dell'affascinante mondo dei pesci gatto. Mentre Dani danza sotto l'acqua, io osservo i viscidi abitanti dei fondali nuotare tranquilli nel cenote, immaginando le loro baffute carezze sulle mie gambe. Tanto per dire, l'idea mi fa rabbrividire! In realtà, potrei aver condiviso le mie avventure con questi felini acquatici anche nel cenote precedente senza nemmeno accorgermene tanto l'acqua era buia e la mia attenzione concentrata sulla bellezza del luogo. Come si suol dire, "occhio non vede, cuore non duole"!



La sera gustiamo la cena presso un delizioso ristorantino - El Meson del Marques - una bellissima location nella piazza centrale della città.


Viaggio verso Tulum e soggiorno magico a Casa Mango

Il giorno successivo, saliamo nuovamente a bordo di un autobus Ado alle 09:25 per raggiungere Tulum. Ci facciamo lasciare nel punto più vicino al nostro hotel, Macario Gomez, situato a circa 20 minuti dal centro di Tulum. 
La nostra dimora è Casa Mango, un luogo incantevole immerso nella giungla. Qui, alloggiamo in stupende cabanas rialzate con balconcino, che ci regalano una vista meravigliosa sulla natura circostante. L'atmosfera è davvero magica! Conosciamo Adone, il proprietario italiano di Casa Mango, un ragazzo super disponibile e simpatico che ci accompagna a conoscere gli animaletti che vivono qui: asinelli, galline, e maialini adorabili. 💚La nostra cabana è deliziosa e accogliente, un vero nido di pace dove ci sentiamo subito a casa.







Saliamo su un taxi e ci dirigiamo verso il centro di Tulum. Appena arrivati, affamatissimi, ci  mangiamo una quesadilla per rifocillarci.


Decidiamo di recarci immediatamente verso la zona archeologica di Tulum, situata all'interno del parco nazionale. Si tratta di un luogo ricco di fascino che conserva le rovine dell'antica civiltà Maya. Ciò che rende queste rovine così suggestive è la loro posizione: si ergono a picco sul mare, creando un panorama che toglie il fiato. Durante il tragitto verso le rovine, facciamo un incontro inaspettato: un buffo animaletto dal muso allungato e dalla coda a strisce ci incuriosisce. Scopriamo che si tratta di un coati, un piccolo mammifero tipico della zona, intento a cercare resti di noci di cocco lasciati sulla strada dai turisti. 










Come si può notare dalle foto, il posto è uno spettacolo naturale, sebbene un pò rovinato dalla presenza del sargasso, un'alga fastidiosa e dal cattivo odore.
Avevamo pianificato di trascorrere a Tulum altre due notti, godendoci il bellissimo mare e prendendo il sole sulla sabbia dorata. Purtroppo, la situazione del sargasso è davvero troppo brutta per essere ignorata. Così abbiamo preso la difficile decisione di partire e lasciare questo paradiso imperfetto. 

spiagge di Tulum

Fortunatamente, Adone, il proprietario di Casa Mango, si è dimostrato davvero gentile e disponibile. Capendo la nostra situazione con il sargasso, ci è venuto incontro e ci ha permesso di pagare solo due delle tre notti previste. Un gesto davvero apprezzato che ha reso un pò meno amara la nostra partenza da Tulum. Senza perdere tempo, improvvisiamo un nuovo piano.  Prenotando online, troviamo un hotel sull'isola di Cozumel, dove, secondo le nostre ricerche, il fenomeno del sargasso non sarebbe stato presente.
Ma prima di salutare Tulum definitivamente, ci concediamo un'ultima coccola. In un carinissimo locale nella zona di Tulum Pueblo, la più affascinante tra quelle che abbiamo potuto vedere, ci godiamo una deliziosa merenda/aperitivo. 



Per cena, decidiamo di non allontanarci da Casa Mango e di coccolarci con un pò di sapori italiani. Adone, il nostro ormai amico, si trasforma in chef e ci delizia con la sua fantastica cucina casalinga.
Essendo sua moglie e sua figlia in vacanza in Italia, eravamo gli unici clienti in quel momento e Adone ha deciso di cenare con noi. Nasce così una delle serate più piacevoli di tutto il nostro viaggio in Messico: ridere e scherzare con lui, accompagnati da abbondante vino! Se dovessimo tornare, sceglieremo sicuramente di soggiornare di nuovo a Casa Mango; è davvero un posto unico. 

Addio a Tulum, alla scoperta di Cozumel

La mattina dopo, ci svegliamo con un pò di risacca, ma l'aria fresca della giungla e la deliziosa colazione preparata da Adone ci rimettono subito in sesto. Ci godiamo ogni boccone, immersi nella bellezza della natura. Prima di partire, abbiamo il piacere di conoscere anche il cagnolone di Adone, un pitbull dolcissimo che ci fa sciogliere il cuore. 💛


Dopo la colazione arriva il momento di salutare. Adone ci accompagna con il suo pick up fino in centro a Tulum. La sua gentilezza e premura ci accompagnano fino all'ultimo istante del nostro soggiorno. Ma c'è ancora un'ultima sorpresa che Adone ci riserva. Sapendo che Daniele è tifoso juventino e che non può assolutamente perdere la prima partita di Ronaldo con la maglia bianconera, si adopera per trovarci un locale dove poterla guardare. 
Lo salutiamo quasi commossi, portando con noi un ricordo meraviglioso di questo posto magico e di questa persona speciale.


E poiché dobbiamo rimanere qui per 90 minuti, decidiamo di mangiare qualcosa per pranzo, anche se un pò presto!


Dopo la partita della Juve, salutiamo Tulum e ci dirigiamo verso playa del Carmen. Un taxi ci accompagna verso questa famosa località balneare, da cui ci imbarchiamo per Cozumel. Purtroppo, anche le spiagge di Playa del Carmen, sono invase dal sargasso. Quell'alga fastidiosa, che già ci aveva creato problemi a Tulum, sembra regnare sovrana qui, un vero peccato.



Arrivati sull'isola di Cozumel, prendiamo un taxi per arrivare all'hotel prenotato - Flamingo Hotel. La prima impressione è positiva: l'hotel è pulito, curato e ben posizionato  per esplorare l'isola.



Nel tardo pomeriggio, dopo aver esplorato un pò l'isola, troviamo una spiaggetta carina dove sistemarci. Niente sargasso a rovinare la nostra giornata: l'acqua cristallina ci invita ad immergerci in questo paradiso messicano. Non perdiamo tempo e ci tuffiamo con gioia nelle acque tiepide del mare e nuotiamo tra i pesciolini colorati che ci sfiorano la pelle.


Oasi di pace a Playa Palancar: un giorno di relax assoluto

Il giorno dopo, decidiamo di dedicarci completamente al relax e scegliamo playa Palancar come nostra oasi di pace. La fama di questa spiaggia non è usurpata: la sabbia bianca finissima, l'acqua cristallina turchese e le palme che ondeggiano al vento creano un'atmosfera da sogno.







Come gran finale di questa giornata a Cozumel, non potevamo perderci il tramonto sul mare. Ci dirigiamo verso la spiaggia vicino al nostro hotel e passeggiamo lungo la riva ammirando il sole che si immerge nel mare.





Dopo il magico tramonto, la serata continua con una cena deliziosa al ristorante El Palomar.

Sulla rotta del paradiso: Isla Mujeres

Il mattino successivo salutiamo Cozumel e ci dirigiamo verso il porto per prendere il traghetto che ci porterà a Isla Mujeres. L'isola ci accoglie con il suo sole caldo, le sue spiagge bianche e il suo mare cristallino. Siamo pronti a trascorrere tre giorni in questo paradiso terrestre. Raggiungiamo il nostro hotel, l'Ixchel Beach Hotel, un bellissimo resort situato di fronte alla spiaggia più bella dell'isola: Playa Norte. Non appena entriamo nella nostra camera, rimaniamo incantati dalla vista mozzafiato sul mare. La stanza è spaziosa e confortevole, dotata di tutti i comfort di cui abbiamo bisogno per un soggiorno perfetto.
Non perdiamo tempo e ci fiondiamo subito verso Playa Norte. La sabbia bianca finissima e il mare limpido ci conquistano immediatamente. Ci tuffiamo nelle acque cristalline e ci lasciamo avvolgere dalla bellezza di questo luogo incantato.




sopra e sotto: la vista dal resort



L'isola è piccolina, si gira facilmente a piedi ed è proprio questa sua dimensione contenuta che la rende così affascinante. Nonostante sia piena di resort e negozietti di souvenir turistici scadenti, Isla Mujeres conserva un'atmosfera rilassata e tranquilla.  Devo dire che siamo stati molto bene. Alcune foto qua e la per l'isola:





Oltre a goderci le bellissime spiagge di Isla Mujeres, decidiamo di dedicare una giornata alla scoperta di un vero gioiello naturale: Isla Contoy. Un'isola disabitata situata a circa 15 chilometri dalla costa, famosa per la sua biosfera incontaminata e la sua ricca biodiversità. Dopo aver girato e chiesto preventivi a diverse agenzie, abbiamo trovato il prezzo migliore con l'agenzia locale Tripper. 

I colori di Isla Contoy: un'esperienza immersiva nella natura messicana

La mattina seguente, alle 8:30, ci ritroviamo al punto d'incontro e partiamo assieme ad altre tre coppie di ragazzi italiani. Arrivati a Isla Contoy, il barcaiolo ci fornisce alcune importanti informazioni sull'isola e sulle sue regole: no al fumo, no alle creme solari non biodegradabili. Queste precauzioni sono fondamentali per preservare la delicata biosfera dell'isola, che ospita oltre 70 specie di uccelli e numerose piante e animali protetti dal governo messicano. Inizialmente un pò delusi dal cielo nuvoloso, abbiamo la fortuna di vedere il sole spuntare poco dopo il nostro arrivo.  E con il sole, sono arrivati anche i colori splendidi dell'acqua, un vero spettacolo da cartolina.









Dopo aver gustato il mare cristallino e la spiaggia da sogno, il nostro barcaiolo ci propone un'escursione speciale al centro dell'isola. Con entusiasmo accettiamo il suo invito e ci avventuriamo in un sentiero immerso nella fitta vegetazione.  Il barcaiolo, durante il tragitto, ci ha deliziato con interessanti curiosità sulla storia, la flora e la fauna dell'isola. Alla fine del sentiero. abbiamo raggiunto una suggestiva palude, culminando poi l'esplorazione in un punto panoramico mozzafiato. Da lì, si è aperta davanti ai nostri occhi una vista spettacolare: da un lato il mare cristallino che lambisce la costa dell'isola, dall'altro la distesa più scura della palude. Un panorama suggestivo davvero meraviglioso.



A riva avvistiamo anche una stella marina 💛


Dopo esserci goduti ancora un pò la spiaggia di Isla Contoy, ripartiamo in barca per Isla Mujeres. E' interessante notare che durante il viaggio di andata seguiamo le indicazioni del barcaiolo, rimanendo tutti fermi e seduti con i giubbottini arancioni, mentre al ritorno ci lasciamo andare al divertimento, con la musica a tutto volume, tutti in piedi e senza giubbottini, a fare chiasso! Viva gli italiani! 😎


La sera ci ritroviamo con i nostri nuovi amici italiani per un aperitivo. In realtà avremmo dovuto unirci a loro per andare a vedere le tartarughe deporre le uova sulla spiaggia. Purtroppo, Dani si è sentito male a causa di un forte mal di pancia , così siamo tornati in hotel. Li abbiamo incontrati ancora il giorno dopo e ci hanno confermato di averle viste. Dev'essere stata un'emozione bellissima, peccato davvero di non essere potuti andare.

Emozioni tra meraviglie naturali e sfruttamento animale

Il giorno successivo partecipiamo ad una gita in barca per fare snorkelling al Museo Subacuatico de Arte, dove si possono ammirare statue sul fondo del mare e persino un maggiolone, oltre ad alcuni pesci.
E' stata un'esperienza interessante, anche se mi aspettavo qualcosa di più.



Dopo lo snorkelling, ci dedichiamo al relax sulla spiaggia. Chi desidera può andare a visitare Tortugranja, un centro che si occupa della tutela delle zone di riproduzione delle tartarughe marine. Ovviamente ci andiamo. Ci sono parecchie vasche sia interne che esterne con tartarughe di ogni dimensione. Tuttavia, un'immagine in particolare ha rovinato la mia visita.  In una vasca all'esterno, ho notato un piccolo squaletto che viene utilizzato come attrazione per i turisti. La gente può avvicinarsi, accarezzarlo e farsi la foto con lui. Ho provato un senso di profonda tristezza e rabbia nel vedere quell'animale indifeso e esposto al caos e al frastuono del turismo.  Mi è sembrato ingiusto e crudele sfruttare la sua innocenza per il divertimento di pochi. Non riuscivo a guardare quel piccolo squaletto. I suoi occhi pieni di smarrimento mi hanno toccato il cuore. Forse ho anche pianto, non ricordo bene. L'esperienza a Tortugranja è stata un mix di emozioni contrastanti. Da un lato, ho apprezzato l'impegno del centro nella tutela delle tartarughe marine. Dall'altro, sono rimasta profondamente turbata dallo sfruttamento del piccolo squaletto.



In quel momento, ho provato un'ondata di empatia per tutti gli animali selvatici  che vengono sfruttati per il profitto o per il divertimento umano.
Purtroppo, anche i delfinari sono una realtà diffusa nei siti turistici del Messico, dove questi splendidi animali sono tenuti in cattività per il divertimento dei visitatori. I delfini sono creature intelligenti e sensibili che vivono in branchi complessi e percorrono lunghe distanze nel loro ambiente naturale. Rinchiuderli in spazi angusti e artificiali, sottoporli a stress e forzarli a compiere esercizi innaturali, significa privarli della loro libertà e della loro essenza. E' doveroso riflettere su questo problema etico, considerando la sofferenza che viene inflitta ai delfini in queste strutture. E' importante che le persone si mettano una mano sul cuore ed evitino di partecipare a queste attrazioni; credo che esistano tanti altri modi per creare ricordi speciali durante un viaggio, senza arrecare danno a creature innocenti. Dobbiamo imparare a rispettare la natura e tutte le creature viventi. La loro vita e il loro benessere non hanno prezzo e non possono essere sacrificati per il nostro divertimento effimero.

Dopo questa visita, approfittiamo ancora della spiaggia vicina per fare qualche bagno rinfrescante e gustiamo un delizioso pasto di pesce fresco cucinato divinamente presso uno spartano ristorantino.


Poi la nostra barca ci riporta al punto d'incontro. Sono le cinque del pomeriggio, il momento perfetto per goderci  ancora un pò la bellezza di questa spiaggia paradisiaca,  playa Norte, con il suo tramonto. Non c'è miglior modo per concludere il nostro soggiorno nella splendida isola.




Bye Bye Isla Mujeres

Prendiamo il traghetto per Cancun il giorno successivo.



L'ultima notte del nostro viaggio la trascorriamo a Cancun, presso il B&B Pecarì. Non abbiamo avuto molto tempo per esplorare la città, ma quel  poco che abbiamo visto non ci ha particolarmente colpiti. Trascorriamo praticamente l'intera giornata  a rilassarci nella piccola piscina del B&B e, oltre a una passeggiata e alla cena, non facciamo molto altro.  

Elogio al Messico: un ritorno a casa carico di ricordi e gratitudine

Il giorno successivo, è già tempo di tornare a casa. Raggiungiamo l'aeroporto in tempo utile per il nostro volo di rientro con la Delta, previsto per le ore 12:00 circa.
Salutando il Messico con un pizzico di nostalgia, ci imbarchiamo sul volo che ci riporta in Italia, con un bagaglio pieno di ricordi preziosi e un cuore pieno di gratitudine per le esperienze vissute.


 


























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Viaggiare è come innamorarsi: il mondo si fa nuovo...

"E poi viaggia, con le gambe e con la mente, di corsa e lentamente, nel mondo e da casa. Innamorati follemente di questo mondo. Quando non avrai più tempo, avrai solo i ricordi. E te li ricorderai tutti i luoghi che ti hanno emozionato." (G.Gotto)