PORTOGALLO


Durata viaggio: due settimane (13/08/22 - 27/08/22)
Itinerario: Lisbona e dintorni - Porto - Aveiro/Costa nova - Coimbra - Tomar - Obidos - Nazarè - Tavira - Lagos - Lisbona aeroporto

Non so per quale motivo, ma il Portogallo non era mai stato in cima alla lista dei nostri viaggi desiderati. Eppure, si è rivelata una destinazione davvero sorprendente. Un paese piacevole da girare, con scorci e panorami pazzeschi, una ricca storia e cultura e un'infinità di cose da fare e da vedere. 

Lisbona: primi passi in una città colorata

Il nostro viaggio è iniziato da Milano Malpensa con un volo diretto verso Lisbona il 13 agosto 2022.  La compagnia aerea portoghese TAP ci ha condotti a destinazione in poco più di due ore. All'aeroporto di Lisbona, abbiamo preso la metro per raggiungere il nostro hotel, il  Grande Pensao Residencial Alcobia. Situato in una zona vivace e centrale, l'hotel si è rivelato un'ottima base per esplorare la città. La prima impressione di Lisbona è stata un pò contrastante. La piazza Martim Moniz, vicino al nostro hotel, era un pò trasandata, ma offriva una una bella vista sul castello che dominava la collina.



L'hotel, pur essendo semplice, era pulito e confortevole, e soprattutto in una posizione strategica: vicino alla fermata della metro Martim Moniz e al capolinea  del famoso tram 28.
Dopo una rinfrescata in hotel, eravamo impazienti di iniziare ad esplorare Lisbona. Ci siamo incamminati a piedi, iniziando a fare la conoscenza di questa colorata e vivace città. Uno dei nostri primi obiettivi era l'elevador de Santa Justa, un ascensore storico che offre una vista mozzafiato sulla città. Purtroppo, la coda era già molto lunga, quindi abbiamo deciso di rimandare la visita ad un altro momento. 


Dopo una piacevole passeggiata per le vie di Lisbona, raggiungiamo il Convento Do Carmo, un ex convento del XIV secolo. La sua storia è segnata dal terremoto del 1755 che lo ha devastato, lasciando solo le rovine evocative che possiamo ammirare oggi. L'ingresso al convento è stato piacevole, con una coda scorrevole in un ambiente interno non troppo affollato. Varcata la soglia, ci si immerge in un'atmosfera unica e suggestiva. La luce naturale che filtra dal tetto crollato, rende l'ambiente ancora più affascinante. Il convento ospita anche un museo archeologico che custodisce una collezione di reperti provenienti da diverse epoche storiche.




Dopo la suggestiva visita al Convento do Carmo, decidiamo di continuare ad esplorare Lisbona a piedi. La nostra prossima tappa è la vastissima Piazza del Commercio. Attraversando i quartieri storici di Lisbona, ci immergiamo nella sua atmosfera fino ad arrivare alla piazza che, affacciata sul fiume Tago, è un esempio di architettura neoclassica e presenta un imponente arco trionfale. Ci concediamo anche una piacevole passeggiata sul lungofiume. 



Dopo la passeggiata sul lungofiume, proseguiamo il tour raggiungendo uno dei belvedere più famosi della città, il miradouro del Santa Luzia. La salita è un pò faticosa, ma la vista che ci si presenta davanti agli occhi è davvero splendida. Da qui possiamo ammirare i tetti di Alfama, il fiume Tago  la chiesa di Santa Engracia. Ci prendiamo una meritata pausa sorseggiando una bevanda rinfrescante e riposando  le gambe. La musica dei cantanti di strada allieta la nostra sosta. Nonostante il belvedere sia davvero affollato, riusciamo a trovare un posto a sedere su un marciapiede.




strada dietro al miradouro de Santa Luzia

Dopo aver ammirato la vista dal miradouro, ci immergiamo nel sottostante  quartiere di Alfama. Il fascino antico di questo luogo ci cattura immediatamente. Le stradine acciottolate, i vicoli stretti e le case colorate ci trasportano in un'altra epoca.  Ci perdiamo volentieri nel labirinto di Alfama, scoprendo angoli nascosti e scorci pittoreschi.  In uno dei tanti localini del quartiere, ci godiamo un aperitivo. Il sapore del vino portoghese e l'atmosfera rilassata ci fanno dimenticare la stanchezza della giornata.  Alfama è un quartiere da vivere con calma, da esplorare senza fretta per assaporarne la vera essenza. Un tuffo nel cuore antico di Lisbona che ci ha permesso di conoscere la sua anima più autentica.





Dopo l'aperitivo nel quartiere di Alfama, l'ora di cena si avvicina. Cerchiamo un ristorante in zona e, attratti da un menù invitante, decidiamo di entrare in un locale. Optiamo per alcune specialità portoghesi, incuriositi dai sapori nuovi. Le bevande arrivano al tavolo e...sorpresa! Le porzioni sono decisamente più abbondanti rispetto a quelle italiane. Un bicchiere di vino si trasforma in una vera e propria caraffa, mentre una birra media diventa quasi un boccale! 😲

una birra piccola e un calice di vino 

La cena ad Alfama è stata allietata dalla musica di un signore che suonava il famoso Fado, la musica popolare portoghese. Il locale dove abbiamo cenato era un pò turistico, con prezzi non proprio economici. Tuttavia, l'atmosfera vivace e la musica dal vivo hanno reso la serata piacevole e divertente.

Lisbona: un giorno da sogno

Il giorno dopo, ci siamo svegliati presto per provare a salire sul famoso tram 28. La fortuna ci ha assistito: essendo il capolinea, il tram era ancora vuoto!  Il giro sul tram 28 è stato molto carino. Ci ha permesso di vedere la città da una prospettiva diversa e di ammirare alcuni dei suoi monumenti più famosi. Tuttavia, devo ammettere che, a mio parere, non vale la pena fare due ore di coda per salire sul tram. Ci sono altri tram meno famosi che offrono giri simili, senza code interminabili.  




Arrivati al capolinea (campo de Ourique) con il tram, decidiamo di fare una breve passeggiata. Tuttavia, stanchi e accaldati, non riusciamo a trovare fermate di mezzi pubblici lungo il percorso. Decidiamo quindi di prendere un taxi e ci dirigiamo verso il quartiere di Belém. Il quartiere è famoso per i suoi monumenti storici e la sua bellezza architettonica. La prima tappa è il maestoso Monastero dos Jerònimos. La sua facciata bianca, completamente decorata con sculture e ornamenti è di un bellissimo impatto visivo. L'interno del monastero è in stile "manuelino", ossia è caratterizzato da elementi rinascimentali mescolati ad elementi gotici, davvero suggestivo. Ammiriamo le colonne intrecciate, i motivi marittimi e le statue di santi e personaggi storici. E' stato un tuffo nella storia e nell'arte portoghese che ci ha lasciato un ricordo indelebile.




Dopo la visita al Monastero Dos Jeronimos, decidiamo di fare una passeggiata di circa un chilometro  per raggiungere la torre di Belèm. La torre si erge maestosa sul mare, con la sua struttura bianca e le sue quattro torri di guardia. E' uno dei simboli di Lisbona e un esempio emblematico dello stile manuelino. 
Ammiriamo la torre da fuori, colpiti dalla sua bellezza e particolarità.



Dopo tutte queste camminate, non potevamo esimerci dall'assaggiare i celebri pasteis de nata nella storica pasticceria Pasteis de Belém. Questa pasticceria è famosa in tutto il mondo per i suoi pasteis de nata, dei deliziosi pasticcini di pasta sfoglia ripieni di una crema di uova e panna, leggermente bruciacchiati in modo che rimangano croccanti. Assaggiamo i pasteis de nata e ne rimaniamo conquistati. La pasta sfoglia è croccante e friabile, mentre la crema è morbida e cremosa. Il sapore è dolce e delicato, con un leggero aroma di cannella. Deliziosi, davvero, anche se durante il nostro soggiorno in Portogallo ne abbiamo gustati molti altrettanto buoni, ma non altrettanto famosi. 
Ogni tanto, mi mancano proprio, e vorrei tanto poterne gustare uno.. ad esempio proprio ora mentre sto scrivendo!



Dopo la pausa di dolcezza, prendiamo un autobus per raggiungere LX factory, un quartiere hipster ricavato da una ex fabbrica ristrutturata. La street art ci accoglie con i suoi colori vivaci e le sue opere originali, mentre ci immergiamo in un'atmosfera di creatività e fermento. Passeggiamo per il quartiere, scoprendo negozietti di artigianato locale, bar accoglienti e ristoranti con proposte innovative.  Visitiamo ogni angolo di LX factory, ammirando la fusione tra l'architettura industriale del passato e il design moderno del presente.  La mia attenzione viene catturata da una libreria davvero speciale. Al suo interno, vecchi macchinari industriali sono stati trasformati in arredi suggestivi, creando un ambiente unico e affascinante. La sala musica, il bar e l'incredibile assortimento di libri completano l'atmosfera magica di questo luogo.  










Per pranzo, decidiamo di fermarci in un bar all'interno del quartiere. Il menu offre alcuni piatti tipici portoghesi, tra cui i pastel de Bacalhau, delle crocchette di baccalà che si rivelano deliziose. Il baccalà, onnipresente nella cucina portoghese, viene utilizzato in innumerevoli ricette, leggenda vuole che ne esistano ben 366 in Portogallo, una per ogni giorno dell'anno compresi quelli bisestili! 
Assaggio il mio primo pastel de Bacalhau e me ne innamoro perdutamente. Li rimpiango persino più dei pastel de nata, essendo un'appassionata del salato più che del dolce. Il sapore deciso del baccalà si sposa perfettamente con la croccantezza della panatura, creando un'esperienza di gusto davvero unica. Da quel momento, comincia questo mio piccolo grande amore, che mi accompagnerà per tutta la vacanza, con tappe ovunque trovassi un negozio della catena Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau, un vero atelier di queste squisitezze.
Dopo il pranzo ci dirigiamo verso il castello di Sao Jorge, situato sulla sommità di una collina. Saliamo a bordo di un autobus che ci porta  fino alla fermata di Martim Moniz, vicino nostro hotel. Da li, una camminata di circa quindici/venti minuti ci conduce all'ingresso del castello.
Dopo aver acquistato i biglietti (la coda è abbastanza breve), la prima cosa che facciamo è ammirare la vista panoramica che si gode dal belvedere. La città di Lisbona si dispiega sotto di noi in tutta la sua bellezza.
Ci prendiamo anche un attimo per riposarci sulle panchine dopo la camminata in salita sotto il sole cocente. Dopo una breve pennichella, iniziamo il tour del castello, passeggiando nei giardini, dove possiamo ammirare alcuni pavoni che si aggirano tranquilli, e lungo le mura perimetrali.







Sulla via del ritorno verso il centro passiamo anche attraverso la bella piazza del municipio.


Per la serata, decidiamo di provare il Time Out Market, situato all'interno del Mercado da Ribeira. Si tratta di un enorme mercato coperto che ospita una varietà di chioschi che cucinano piatti nazionali ed internazionali. L'ambiente è davvero carino e ben studiato, l'architettura moderna si sposa armoniosamente con la struttura storica del mercato. Tuttavia, l'esperienza non è stata priva di difetti. Il primo ostacolo è stato il prezzo, infatti i costi dei piatti sono elevati se paragonati ai prezzi medi della città. Il secondo problema è stato l'affollamento. Il mercato era gremito di persone, tanto che abbiamo dovuto attendere più di un'ora e mezza prima di poter ordinare. A causa della scelta di cibi da differenti chioschi, abbiamo anche dovuto mangiare separatamente. Una volta con il piatto in mano, la terza sfida è stata trovare un posto a sedere. Nonostante le difficoltà, la cena è stata comunque piacevole, i piatti che abbiamo ordinato erano buoni e ben preparati. Se decidete di provare il Time Out Market, vi sconsiglio vivamente di andarci alle ore di punta per evitare le lunghe attese.



Dopo cena abbiamo deciso di immergerci nella vibrante atmosfera della pittoresca pink street, un ex quartiere a luci rosse che si è trasformato nel cuore pulsate della Lisbona notturna. La strada, completamente dipinta di rosa, si illumina con le insegne colorate dei numerosi ristoranti, bar e locali notturni. Un'ondata di musica e risate ci avvolge mentre passeggiamo tra la gente, e assistiamo  anche ad un folkloristico spettacolino musicale molto divertente.





Immancabile sosta per mangiare un pastel de bacalhau 😁




una delle stradine in salita dove passa il famoso tram

Sintra, Cabo da Roca e Cascais: alla scoperta delle meraviglie della costa Atlantica

Sveglia presto il giorno seguente. Ci dirigiamo alla stazione di Rossio, a pochi passi dal nostro hotel, per prendere il treno per Sintra. Acquistiamo un biglietto combinato Train & bus da 16 euro, valido per tutto il giorno. In circa 40 minuti arriviamo a Sintra. La stazione è affollata, ma riusciamo a prendere per miracolo  il bus 434 che, con un giro panoramico in collina, ci porta alle varie attrazioni. Scendiamo al Palacio da Pena. Acquistiamo i biglietti alle macchinette della biglietteria facendo un pochino di coda. Una volta entrati nel parco e raggiunta la cima della collina, ci rendiamo conto della vera entità della fila per entrare nel palazzo: quasi due ore di attesa! 😫
Considerato una delle sette meraviglie del Portogallo, il palazzo è un castello completato nel 1854 e classificato come patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. La sua bellezza esterna è innegabile: spicca nella foresta circostante con le sue facciate dai colori vivaci. La sua posizione suggestiva e il suo fascino lo rendono un'attrazione imperdibile e meravigliosa. Il nostro giudizio sugli interni, invece, è influenzato dalla stanchezza per la lunga coda e dalle troppe aspettative. Non abbiamo trovato l'ambiente interessante e la visita è stata snervante a causa del continuo andamento a passo di lumaca della fila. 






interno del palazzo

vista dalla terrazza del palazzo

Usciti dal palazzo, e aver fatto due passi nel bellissimo parco, saliamo sul primo  bus disponibile e, in pochi minuti, ci ritroviamo nel centro della città. L'appetito si fa sentire e decidiamo di fermarci per un pranzo ristoratore in uno dei tanti bar che si affacciano sulla via principale. 

                                                                           centro di Sintra

visuale del centro di Sintra (i due camini sono il palacio Nacional de Sintra)

Con grande rammarico, a causa della mancanza di tempo, abbiamo dovuto rinunciare alla visita del palazzo Quinta da Regaleira. Tuttavia, il nostro itinerario ci ha riservato un'altra sorpresa: Cabo da Roca, il punto più occidentale dell'Europa continentale. Raggiungiamo Cabo da roca con il bus 403 e una breve camminata. La fatica della camminata viene subito ricompensata dalla vista mozzafiato che si apre davanti ai nostri occhi.
Le scogliere a picco sull'oceano Atlantico creano un panorama di bellezza selvaggia e incontaminata. Rimango rapita da questa immensità. La potenza della natura si manifesta in tutta la sua forza e grandiosità. Lì, con il vento che mi scompiglia i capelli, mi sento piccola e allo stesso tempo in connessione con qualcosa di grande e infinito. Non vorrei più andarmene via da lì, dall'emozione che mi ha regalato quel luogo. 😍









Dopo aver visitato anche il faro ed il monumento situato nei pressi, decidiamo di visitare la vicina Cascais, una località peschereccia trasformatasi in una rinomata meta turistica. Raggiungiamo Cascais in autobus, sfruttando il nostro biglietto cumulativo giornaliero. La cittadina ci accoglie con il suo fascino elegante e la sua atmosfera rilassata. Un'irresistibile voglia di aperitivo ci porta in un bar con terrazza, dove ci godiamo un drink rinfrescante con vista sul mare. Riprendiamo il treno per Lisbona direttamente da Cascais, felici di aver trascorso il pomeriggio in questa deliziosa località.

La serata si conclude con un aperitivo in centro città e cena a base di bacalhau in uno dei tanti ristoranti turistici che si affacciano su rua Augusta, una delle strade principali di Lisbona.



Arrivo a Porto: Scoperte, sapori e incantesimi nella città del Duoro

Il giorno seguente salutiamo la bellissima Lisbona e ci dirigiamo verso la stazione Oriente con la metro. Il nostro Flixbus, prenotato dall'Italia, ci attende per portarci a Porto. Arriviamo al terminal Intermodal de Campanha e, non avendo voglia di aspettare il bus navetta,  decidiamo di prendere un taxi per l'hotel.
Soggiorniamo per due notti al Turra Residence, un grande appartamento in praca Poveiros. L'appartamento è molto pulito, luminoso e centrale, perfetto per la nostra permanenza in città. Essendo arrivati un pò in anticipo per il check-in, lasciamo le valigie nel ristorante adiacente. Il proprietario, intuendo la nostra situazione, si dimostra disponibilissimo e ci permette di lasciargli i bagagli in attesa del check-in. Per pranzo, decidiamo di provare un ristorante molto conosciuto e apprezzato in zona: Brasao Cervejaria. In effetti è davvero un posticino eccellente sia per l'arredamento che per il cibo. Non resisto alla tentazione di assaggiare la francesinha, il piatto tipico di Porto: un sandwich simile alla croque monsieur francese,  arricchito con carne e un sugo saporito. La porzione è davvero enorme, ma ovviamente nulla poteva fermarmi dal finirlo tutto!




Dopo il delizioso pranzo, ci dirigiamo verso il nostro appartamento. Incontriamo la gentilissima proprietaria, una persona davvero squisita e disponibile che ci accoglie con un sorriso caloroso. Dopo una breve rinfrescata, finalmente è il momento di iniziare la nostra esplorazione di Porto. Partiamo da una passeggiata verso Rua Santa Catarina, una vivace via pedonale piena di locali, negozi e ristoranti. Passeggiando, ci imbattiamo nella Capela das Almas, una piccola chiesetta che cattura subito la nostra attenzione. La facciata è completamente rivestita di azulejos, le tipiche piastrelle decorate portoghesi, che raffigurano scene religiose e della vita quotidiana. Restiamo incantanti dalla bellezza di questa chiesetta, un piccolo gioiello di arte che arricchisce la nostra passeggiata per la città.

rua Santa Catarina

capela das Almas


Proseguendo la nostra passeggiata, arriviamo alla stazione ferroviaria Sao Bento. Una vera e propria attrazione, oltre che un importante snodo per i trasporti. La sala principale della stazione è un vero e proprio capolavoro di arte azulejana. Più di 20.000 piastrelle decorate raccontano la storia del Portogallo, dalle battaglie navali alle scene di vita quotidiana. La stazione di Sao Bento è una tappa obbligata per qualsiasi visitatore di Porto. Un luogo dove ammirare l'arte e la storia del Portogallo, in un contesto davvero suggestivo.



Proseguendo il nostro tour di Porto, passiamo vicino alla Igreja de Santo  Ildefonso. Purtroppo, la chiesa era chiusa al momento della nostra visita, quindi ci limitiamo a ammirarla all'esterno.


La nostra giornata a Porto prosegue con un piacevole girovagare  per le strade della città. Ci perdiamo tra vicoli deliziosi e strade ripide, ammirando i palazzi decorati con azulejos; ci fermiamo a guardare alcuni artisti di strada, scendendo verso la Ribeira.




Proseguendo la nostra discesa verso la Ribeira, arriviamo a Praca do Infante D. Henrique. Una piazza che mi ha colpito subito per la sua bellezza e la sua atmosfera rilassata. Al centro della piazza si trova un monumento dedicato all'infante D. Henrique, il navigatore portoghese che ha dato il via all'epoca delle esplorazioni.  Il monumento è circondato da giardini curati e da panchine che offrono ristoro.  Ci sdraiamo su un muretto a riposarci, cullati dalla musica di un ragazzo che suonava la chitarra seduto nel prato.



Finalmente arriviamo al famoso fiume Duoro e al quartiere della Ribeira, il cuore pulsante di Porto. I palazzi colorati affacciati sul fiume creano uno scenario davvero evocativo. La zona è un susseguirsi di ristoranti e bar, all'aperto e al chiuso.  Si respira una bella atmosfera.







Impossibile resistere a un aperitivo con vista fiume! E con il sole che calava, un languorino si faceva sentire...un ristorantino lungo la via ci ha attirati, ma ahimé, la scelta si è rivelata poco felice. Qualità scadente e prezzi elevati, come da copione. Ma tant'è, l'ora si era fatta tarda e la ricerca di alternative sarebbe stata vana.  Un aperitivo da sogno, una cena facilmente dimenticabile. Ma la bellezza del tramonto sul fiume ha reso la serata comunque memorabile. Un calice di vino in mano, lo spettacolo della natura che si tinge di rosso e arancione...un'esperienza che vale più di mille piatti gourmet.


Il fascino magnetico di Porto

Il secondo giorno a Porto era dedicato alla famosa liberia Lello, luogo che si dice abbia ispirato JK Rowling per alcune ambientazioni di Harry Potter. Arrivati davanti alla libreria, capiamo subito che la fama ha un prezzo: una coda lunghissima di persone attende per entrare. Non avendo prenotato i biglietti online (costo di euro 4,00), decidiamo di farli al momento, con un primo posto disponibile verso le 13,00. Nel frattempo, decidiamo di esplorare la città: la nostra attenzione viene catturata dalla Igreja Do Carmo, una chiesa con una facciata esterna riccamente decorata. Acquistiamo un biglietto per visitare l'interno, che include anche le catacombe, la casa nascosta e le stanze dei carmelitani. L'interno della chiesa non ci entusiasma particolarmente, seppur la vista dal balconcino esterno sia piacevole.


Ci fermiamo a bere qualcosa di fresco nella piazzetta davanti alla torre dos Clerigos, uno dei simboli della città. La torre si staglia maestosa di fronte a noi, con la sua facciata barocca.


Finalmente arriva il nostro turno per entrare nella famigerata libreria Lello.  All'interno veniamo subito investiti da un'onda di persone: la libreria è super affollata, al punto che quasi si fa fatica a muoversi. Nonostante la calca, non possiamo negare che la libreria sia molto particolare e ben curata. Purtroppo, la ressa di persone rende difficile godersi appieno la bellezza del luogo.  Dopo una breve visita, usciamo dalla libreria con un misto di delusione e ammirazione. Senza dubbio la libreria Lello è un luogo unico e affascinante, ma l'eccessiva affluenza di turisti ne limita la fruizione.






Dopo proseguiamo il nostro giro per le strade di Porto in direzione della Cattedrale Sè. La sua imponente facciata romanico-gotica ci lascia senza parole. Ammiriamo i due campanili, entriamo e ci godiamo anche la maestosità dell'interno.



sopra: vista dal piazzale della cattedrale Sè;   sotto: la cattedrale



stradine di Porto

Dopo una rigenerante pausa in appartamento, usciamo per la serata con l'entusiasmo di esplorare l'altra parte del fiume Duoro. Attraversando il ponte Dom Luis nella sua parte superiore, ci imbattiamo in una vista mozzafiato della città di Porto. Saliamo sulla collina fino a raggiungere i Jardim do Morro, un'oasi verde che offre un panorama incantevole del centro storico. Da qui, decidiamo di prendere la funiculare per scendere nella parte bassa di Vila Nova de Gaia, il cuore pulsante della produzione del vino Porto. La zona è piena di cantine che offrono degustazioni, ma la folla di turisti ci dissuade dall'entrare. Pur con un pizzico di rammarico per non aver assaggiato il famoso vino in loco, la mia avversione per i liquorosi mi porta ad optare per una rinfrescante sangria in un localino con vista.  
Seduti al tavolo, sorseggiamo la nostra bevanda e ci godiamo lo spettacolo del tramonto che incendia il cielo di sfumature calde. La città di Porto si illumina come un gioiello, regalandoci un immagine che rimarrà impressa nella nostra memoria.



Rientriamo esausti ma soddisfatti verso la zona del nostro appartamento e optiamo per una cena vicino a casa, nella piazza Poveiros, presso Casa Guedes. Il locale, grazioso e  accogliente, ci ha riservato una piacevole sorpresa: un delizioso pasto gustato sul tetto panoramico. Abbiamo avuto fortuna, perché di solito c'è molta attesa all'esterno. 

Un'avventura portoghese su quattro ruote: da Aveiro a Coimbra

Il giorno dopo ci rechiamo all'aeroporto per ritirare l'auto a noleggio. Avevamo prenotato in anticipo una Fiat 500 su Rentalcars.com. Alle 10,30 del mattino ritiriamo la nostra "cincina" (come l'abbiamo affettuosamente soprannominata) pronti per scorrazzare lungo le strade portoghesi.
Non abbiamo noleggiato l'auto prima perchè non ci sarebbe servita né a Lisbona né a Porto. In entrambe le città ci siamo spostati comodamente con i mezzi pubblici e a piedi. Inoltre, avremmo solo pagato un prezzo aggiuntivo e avuto difficoltà a trovare parcheggio. 

Partiamo per esplorare la pittoresca cittadina di Aveiro, conosciuta come la Venezia del Portogallo, in tarda mattinata.
Dopo aver parcheggiato la macchina nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Forum Aveiro, ci avventuriamo lungo il canale verso la suggestiva piazza Humberto Delgado. Attraversata la piazza, ci dirigiamo verso il cuore del centro storico, che brulica di vita e di colori. Presi dalla fame, ci fermiamo in un bar nel centro per mangiare pranzo.

 sopra: praca Humberto Delgado, sotto: case tipiche

Aveiro è una città davvero incantevole, circondata dai suoi pittoreschi canali solcati dalle caratteristiche imbarcazioni chiamate Moliceiros, simili alle gondole veneziane. Un tempo, queste barche venivano utilizzate per il trasporto dei "molicos", cioè le alghe marine utilizzate come fertilizzanti.


Con il sole che scaldava le strade e il profumo del mare nell'aria, passeggiamo con entusiasmo fino a raggiungere la zona circostante il mercato del pesce, che personalmente trovo la più suggestiva. Qui, ci immergiamo nell'atmosfera vivace e colorata, tra caratteristici localini e case dalle facciate vivacemente dipinte.  




Passeggiando piacevolmente, attraversiamo il ponte e ci dirigiamo sull'altra sponda del canale. Decidiamo di provare i famosi Ovos Moles, dolce tipico di Aveiro: una crema di uova in foglie di ostia. Ci fermiamo nel locale Peixinho, consigliato come il migliore della città. Personalmente, non li abbiamo trovati di nostro gusto: il forte sapore di uovo che persiste a lungo dopo averli assaggiati,  risulta un pò troppo intenso per il nostro palato.



Ritorniamo alla nostra "cincina" e decidiamo di fare un breve salto per visitare le pittoresche casette colorate di Costa Nova do Prado, distante circa una ventina di minuti da Aveiro. Anche se carine da vedere e perfette per qualche scatto fotografico, ci rendiamo conto che oltre alle casette non c'è molto altro da scoprire in questa zona.





Riprendiamo il nostro viaggio verso Coimbra, a circa 1 ora di macchina da Costa Nova do Prado. Il tragitto è piacevole e scorre veloce. Arrivati a Coimbra, alloggiamo alla Guest House Santa Clara, che consiglio vivamente per la sua posizione strategica, la pulizia impeccabile, il comodo parcheggio e soprattutto per la gentilezza e l'accoglienza della proprietaria. Dopo esserci sistemati, ci dirigiamo verso il centro per una prima esplorazione. Restiamo subito affascinati dalla bellezza della città. Concludiamo la giornata con un aperitivo in un locale davvero carino, il Tapas Nas Costas,  situato in una posizione ottimale del centro storico.



Ormai è ora di cena, ma trovare un ristorante libero si rivela un'impresa ardua. Dopo aver girato invano per il centro storico, affollato di persone in cerca di un posto dove mangiare, finalmente, troviamo un tavolo libero al Toca do Gato. La trattoria, dall'ambiente accogliente e familiare, propone piatti tipici della cucina portoghese. Il titolare, un vero personaggio, si rivela subito un padrone di casa eccentrico e divertente.  Con simpatia e decisione, ci consiglia cosa ordinare, lasciandoci ben poco spazio di scelta. Ci porta praticamente quello che decide lui, dei piatti abbondanti e deliziosi. Un vero e proprio showman che rende la nostra cena memorabile.


Dani vs Tavolo: 1 a 0 per il sonno 😂


Dall'università di Coimbra al fascino medievale di Obidos

Il sole splende alto nel cielo di Coimbra e siamo pronti per esplorare questa affascinante città.


Attraversando l'Arco de Almedina, un'antica porta moresca che sorge all'ingresso del centro storico di Coimbra ci sentiamo catapultati indietro nel tempo. Immaginiamo la vita a Coimbra nel medioevo, quando l'arco era un punto di controllo strategico e un luogo di passaggio per mercanti e viaggiatori.



Saliamo quindi la scalinata di rua Quebra Costas (spacca schiena in portoghese), un nome che non lascia dubbi sulla sua pendenza. Davanti a noi si staglia la cattedrale vecchia di Coimbra, un magnifico esempio di architettura romanica. Proseguiamo la nostra salita fino a raggiungere l'enorme piazzale della famosa università di Coimbra. Fondata nel XIII secolo, è una delle più antiche d'Europa e vanta un patrimonio storico e culturale inestimabile. 


La camminata in salita ed il caldo ci avevano stremati. Avevamo un gran bisogno di una pausa rinfrescante. Entrati nel bar all'interno della struttura, abbiamo ordinato due bottiglie di acqua fresca e ci siamo accomodati su un tavolino all'ombra. Dopo aver dissetato la nostra sete, ci siamo diretti verso la biglietteria. Non era proprio vicinissima ed il percorso era un pò confusionario, ma grazie alle indicazioni di un gentile signore siamo riusciti a trovarla senza troppe difficoltà. Siccome dovevamo attendere un pò per l'entrata, abbiamo deciso di fare un giretto nel giardino botanico. L'ampio spazio verde, completamente gratuito, é una vera e propria oasi di pace e tranquillità. 



Dopo questa pausa nel verde, siamo andati a visitare la cappella di Sao Miguel e siamo rimasti incantati dalla sua bellezza.  Le sue pareti sono completamente ricoperte da azulejos. I colori vivaci, i disegni floreali, l'altare maggiore in stile barocco riccamente decorato con sculture e dorature creano un tripudio di decorazioni davvero unico.



Finalmente è arrivato il momento di varcare la soglia della biblioteca Joanina. Appena entrati, siamo rimasti a bocca aperta di fronte alla bellezza mozzafiato della sala. Le decorazioni in oro e le migliaia di volumi antichi creano un'atmosfera magica e di grande suggestione. Il silenzio è quasi irreale e si percepisce il peso della storia e della cultura che permea questo luogo. Ogni angolo della biblioteca è un vero e proprio tesoro. Mi soffermo a ammirare i dettagli e la preziosa collezione di manoscritti. Lasciare la biblioteca Joanina è stato un vero peccato. Non era possibile scattare foto all'interno, ma anche se fosse stato consentito, nessuna immagine avrebbe potuto catturare l'atmosfera di magia che si respirava in quel luogo. Tuttavia, ci siamo portati via un ricordo indelebile di questa esperienza unica e speciale.

Nel primo primo pomeriggio, ci dirigiamo verso Tomar, antica sede dell'ordine dei templari, per visitare il convento de Cristo. Il complesso, il più grande convento dei templari in Portogallo e dichiarato patrimonio dell'Unesco, si è rivelato davvero imponente e affascinante. Mi ha entusiasmato immergermi nell'atmosfera misteriosa e intrigante dei vari ambienti visitabili, tra cui la chiesa centrale, gli intricati chiostri, le austere celle, il refettorio e le antiche cucine. Ogni angolo del convento racconta una storia millenaria, trasportandoci indietro nel tempo e lasciandoci con un profondo senso di meraviglia e ammirazione.










Devo dire che la visita al Convento de Cristo è stata davvero un'esperienza straordinaria, e considerando anche il prezzo del biglietto, solo sei euro, è assolutamente conveniente. Mi piacerebbe tornarci volentieri in futuro per esplorare ulteriormente tutti i suoi segreti e dettagli.

Dopo questa tappa emozionante, abbiamo deciso di fare una breve sosta per visitare il monastero di Batalha. Nonostante fossimo già abbastanza stanchi e affaticati dal caldo, non potevamo perdere l'opportunità di ammirare questa struttura notevole, interamente in stile gotico. Abbiamo optato per una visita veloce, concentrandoci sulle zone accessibili gratuitamente. Anche se breve, è stato comunque un momento di pura bellezza che ha arricchito ulteriormente la nostra giornata.




Dopo la visita al Monastero di Batalha, abbiamo deciso di fare una sosta per soddisfare la curiosità di Dani e visitare il famoso faro di Nazarè.
Dopo aver parcheggiato nelle vicinanze, ci siamo avventurati lungo la stradina in discesa verso il faro dove si infrangono le onde tra le più grandi al mondo, con altezze che a volte superano  i 30 metri. Purtroppo, il mare era incredibilmente calmo durante la nostra visita, è noto infatti che le onde gigantesche si verifichino principalmente da ottobre a marzo. Nonostante ciò, è stato comunque affascinante osservare il paesaggio e respirare l'aria fresca dell'oceano. Il piccolo museo all'interno del faro è stato davvero interessante. Abbiamo potuto ammirare le tavole da surf di alcuni dei surfisti più famosi al mondo. Dani ha letto con attenzione tutte le descrizioni, mentre io mi soffermavo ad ammirare le foto delle onde giganti.





Dopo la visita al faro di Nazarè, abbiamo proseguito il nostro viaggio verso Obidos, una graziosa cittadina medievale portoghese dove avevamo pianificato di trascorrere la serata e la notte. Abbiamo prenotato una camera al Rainha Santa Isabel hotel, situato proprio nel centro storico. Arrivati a Obidos, siamo rimasti subito incantati dal suo fascino medievale. La cittadina è davvero piccolina e il centro storico è  completamente circondato da mura. Le case bianche con i tetti di tegole rosse, le stradine acciottolate e i negozietti di artigianato locale creano un'atmosfera davvero suggestiva. Abbiamo avuto qualche problema per trovare un parcheggio, a causa della festa cittadina che si stava svolgendo in quel giorno. Ma una volta sistemati l'auto ci siamo immersi completamente nella gioia e nell'allegria che pervadevano il borgo. Abbiamo passeggiato per il centro storico, ammirando le mura merlate, la chiesa di Santa Maria e il Palazzo Comunale. Per cena, abbiamo scelto un ristorantino lungo la via principale. Dopo cena, abbiamo ancora passeggiato per le vie del borgo, assaggiando la Ginjinha, un liquore alla ciliegia servito in un bicchierino di cioccolato, ottimo!








Verso l'Algarve: il viaggio verso la costa meridionale del Portogallo

La mattina a Obidos è dedicata a un ultimo giro in centro e a una passeggiata panoramica sulle mura. La cittadina, piccola e affascinante, ci ha regalato scorci suggestivi e un'atmosfera di quiete.



Con un pizzico di malinconia, ma con la voglia di mare nel cuore, abbiamo salutato Obidos e ci siamo diretti verso l'Algarve. La prima tappa del nostro viaggio marittimo è stata Tavira, una città situata al confine con la Spagna. Abbiamo alloggiato all'hotel Residencial Mares, un'oasi confortevole e con un ottimo ristorante (sebbene non economico) e un'atmosfera un pò retrò. La sua posizione strategica, di fronte alla fermata del traghetto, lo rende perfetto per esplorare il centro e godere delle bellezze costiere.
Tavira ci ha accolto con il suo fascino senza tempo, sebbene abbiamo avvertito un'atmosfera rilassata che ricorda le classiche vacanze al mare delle generazioni passate.  Forse è stato l'hotel, che evoca le pensioni di una volta, o semplicemente l'aria tranquilla che si respirava, ma ci è sembrato un luogo più adatto alle famiglie. Tuttavia, nonostante questa sensazione, abbiamo apprezzato la bellezza della città e siamo stati grati per averla visitata. Il pomeriggio lo abbiamo trascorso passeggiando per le stradine sonnolente e assolate di Tavira. La sera, abbiamo gustato una cena memorabile presso "Casa Simao", una trattoria tipica abbastanza spartana e affollata dove abbiamo festeggiato con gioia i nostri 13 anni insieme 💛, godendo di prelibatezze culinarie e abbondanti libagioni!



Dopo cena, abbiamo deciso di perderci tra le suggestive stradine di Tavira. Nella piazza principale, abbiamo assistito a parte di un concerto di una cantante portoghese, che però, ahimè, non ci ha particolarmente entusiasmato. E così, ci siamo ritirati per la notte.

Esplorando Tavira: Sole, Mare e Sapori Deliziosi
 
Il mattino seguente, ci siamo imbarcati sul traghetto diretto all'isola di Tavira. In poco più di un quarto d'ora siamo approdati sulle sue spiagge dorate. L'isola offre un'ampia scelta di spiagge libere e attrezzate, oltre a numerosi ristorantini dove poter assaporare le specialità locali.  Dopo una breve passeggiata esplorativa, abbiamo optato per una spiaggia un pò meno affollata, anche se le dimensioni delle spiagge erano tali da far sembrare la folla quasi inesistente. Qui abbiamo trascorso la mattinata in completo relax, godendo della sabbia fine e dorata  e del mare cristallino. L'acqua fresca ha reso i bagni un pò brevi, ma del resto, in Portogallo è risaputo che le temperature marine non sono mai troppo elevate! 





Nel primo pomeriggio, ci siamo diretti verso la zona dei ristoranti. In un baretto senza fronzoli, abbiamo gustato un semplice toast per ricaricare le batterie. Con calma, ci siamo poi avviati verso il molo per prendere il traghetto di ritorno.
La sera, abbiamo deciso di cenare nel ristorante dell'hotel. Lì, abbiamo avuto la possibilità di assaggiare i loro rinomati mega spiedoni di pesce, davvero squisiti!


Un nuovo capitolo a Lagos

Il giorno dopo, lasciamo Tavira per dirigerci verso la vivace città di Lagos. Qui, trascorreremo le prossime cinque notti all'Ancora Park - sunplace hotel & resort. Il luogo è davvero incantevole e ben curato, con una grande piscina olimpionica.


Dopo esserci sistemati in camera, ci siamo concessi un pranzo veloce presso il ristorante del resort, sebbene un pò costoso, e poi ci siamo avventurati  alla scoperta delle splendide spiagge di Lagos.  Devo dire che, a parte i prezzi elevati,  non posso lamentarmi di quasi nulla riguardo al resort. Tuttavia, c'è una cosa che mi ha un pò infastidito: ci hanno fornito una mappa della città fotocopiata e praticamente illeggibile. Considerando quanto abbiamo speso, avrebbero dovuto includere una mappa decente senza chiedere un ulteriore pagamento! In tutti i posti in cui siamo stati, anche quelli di qualità parecchio inferiore, ci hanno sempre fornito una mappa della zona. Comunque, nonostante questa lamentela, il receptionist è stato gentile nell'indicarci le strade per raggiungere le spiagge utilizzando quella mappa fotocopiata un pò sgranata! 😂


Il nostro primo approdo a Lagos non poteva che essere Ponta de Piedade, il punto panoramico più spettacolare di questa zona. Un promontorio scolpito dal tempo e dagli elementi, che regala al visitatore un panorama di scogliere, faraglioni e insenature di rara bellezza. La fama di Ponta da Piedade attira ogni anno migliaia di turisti, che desiderano ammirare questi panorami da ogni prospettiva. Noi abbiamo preferito evitare la confusione e le code per le barche, optando per un'esplorazione a piedi.  Un sentiero in legno costeggia le scogliere, offrendo scorci suggestivi e panorami che cambiano ad ogni passo.






Dopo esserci immersi nella bellezza di Ponta da Piedade, abbiamo deciso di proseguire il nostro cammino lungo il sentiero in legno. Un vero paradiso per gli amanti della natura e della fotografia. Dopo un tratto di piacevole passeggiata, siamo finalmente giunti a Praia do Camilo, una delle spiagge più iconiche di Lagos. Nonostante la grande affluenza di persone, la bellezza del luogo era innegabile.  Le caratteristiche formazioni rocciose che circondavano la baia creavano un'atmosfera da sogno. Non potevamo resistere a un bagno rigenerante. Ci siamo immersi  nell'acqua fresca, lasciandoci alle spalle la calura estiva e il caos della spiaggia. Purtroppo, in quel periodo dell'anno, molte spiagge della zona, Praia do Camilo compresa,  erano infestate dalle alghe. Un vero peccato che ha un pò intaccato la bellezza di questo paradiso terrestre.  Nonostante ciò, abbiamo comunque apprezzato la spiaggia e ci siamo goduti il nostro tempo al sole.


Facciamo ancora due passi sulla costa e poi via, ad immergerci nelle acque rinfrescanti della piscina dell'hotel. Dedichiamo il resto della giornata al riposo e al benessere, perfetto per ricaricare le batterie  in vista delle prossime avventure.

Alla scoperta delle Meraviglie costiere dell'Algarve

Il giorno successivo, attraverso l'assistenza dell'hotel, abbiamo prenotato un tour in catamarano fino alle grotte di Benagil con la compagnia Day of Adventure. Ci siamo incontrati al punto d'incontro al porto e siamo partiti per il tour dalle 09,00 alle 11,30. Purtroppo, la partenza non è stata delle migliori. Il cielo era grigio e la nebbia copriva la visuale, impedendoci di ammirare il panorama circostante. Come per magia, il sole ha fatto capolino tra le nuvole, dissipando la nebbia e regalandoci una giornata splendida. Le grotte di Benagil si sono rivelate un vero e proprio gioiello della natura. Nonostante le abbiamo potute ammirate solo dalla barca, in quanto attraccare non è possibile, la loro bellezza è stata mozzafiato. Anche se l'idea di esplorarle in kayak sarebbe stata affascinante, il mare agitato ci ha spinti a rinunciare. In ogni caso, considerato l'affollamento di questo periodo, forse è stata la scelta migliore. La loro forma unica, scolpita dall'azione erosiva dell'acqua e del vento, ci ha lasciato a bocca aperta, confermando che la visita a questa maestosa grotta forata è un'esperienza imperdibile quando si visita questa zona.

sopra: cittadina di Carvoeiro vista dalla barca




Dopo il suggestivo tour in catamarano alle grotte di Benagil, ci siamo diretti verso la spiaggia di praia da Rocha, a Portimao. La scelta di questa spiaggia non è stata casuale: desideravamo goderci un pomeriggio di sole e mare senza dover combattere con le fastidiose alghe che affliggevano molte spiagge della zona in quel periodo. Per pranzo, abbiamo scelto un semplice ma gustoso panino in spiaggia, godendo del relax e di qualche rinfrescante nuotata.



Tra panorami e natura selvaggia 

Il giorno seguente, il tempo non era dei migliori. Niente sole splendente e cielo terso, ma questo non ci ha scoraggiati. Abbiamo deciso di approfittare di questa giornata un pò più grigia per guidare fino a Cabo de Sao Vicente, il punto più ad ovest dell'Algarve. La vista da quassù era semplicemente mozzafiato. Scogliere a picco sull'Oceano, l'immensità dell'Atlantico che si estendeva all'orizzonte. Lungo il tragitto ci siamo fermati in un paio di punti panoramici fantastici. Ogni sosta era un'occasione per ammirare paesaggi sempre nuovi e suggestivi.  La natura selvaggia di questa zona ci ha conquistato con la sua bellezza aspra e incontaminata.





Dopo esserci immersi nella bellezza di Cabo de Sao Vicente, ci siamo diretti verso la vicina città di Sagres per il pranzo. In un caratteristico bar locale, abbiamo assaporato un paio di piatti leggeri. Poi abbiamo dedicato alcuni momenti a visitare Sagres, cittadina dal fascino antico.

Giorni di mare e relax

I tre giorni successivi sono stati dedicati al vero protagonista di quest'ultima parte del viaggio: il mare.  Abbiamo trascorso le giornate esplorando le tante spiaggette che costellano la zona nei dintorni di Lagos. Ogni caletta, con la sua atmosfera unica, ci ha offerto un angolo di paradiso dove rilassarci e godere della bellezza della natura.

Ricordi in immagini in ordine sparso:

sopra: praia de Dona Ana
sopra e sotto: praia da Marinha, è quella che ho preferito tra tutte

sempre praia da Marinha

relax a praia da Marinha

sopra e sotto: praia do Carvalho vista dall'alto


sopra e sotto: giretto a Carvoeiro

sopra: ponte romana de Lagos a cui si accede da un tunnel scavato negli scogli - sotto le due spiaggette di praia dos Estudiantes - molto suggestive, purtroppo piene di alghe per cui non balneabili al momento della nostra visita 

 


relax in resort

Cataplana di pesce - uno dei piatti tipici 

Un aperitivo con vista

Una  delle serata più suggestive del nostro viaggio in Algarve è stata senza dubbio quella trascorsa a Ponta da Piedade. Seduti su una roccia, con una birra in mano, abbiamo assistito a uno spettacolo mozzafiato: il tramonto su queste scogliere. Un'esperienza che consigliamo vivamente, nonostante il forte vento.






sopra e sotto: centro di Lagos

Le nostre serate in Algarve sono state allietate anche dalle cene presso il ristorante  Calhou. Un locale tradizionale che consigliamo vivamente per l'ottima qualità del cibo. Abbiamo apprezzato sia i piatti tipici portoghesi che le pizze, un vero e proprio tocco di casa in terra portoghese.

Un saluto all'Algarve

E così, il nostro viaggetto portoghese volge al termine. Il 27 agosto,  prestissimo al mattino, ci siamo diretti verso l'aeroporto di Lisbona per riconsegnare la mitica cincina e prendere il volo di rientro ci ha riportato a casa nel pomeriggio.

Un viaggio da ricordare

Questo viaggio in Portogallo è stato senza dubbio un'esperienza da ricordare. Le spiagge mozzafiato, le città pittoresche, i paesaggi selvaggi, il cibo delizioso e le persone cordiali che abbiamo incontrato hanno reso questo viaggio davvero speciale. 













Commenti








Viaggiare è come innamorarsi: il mondo si fa nuovo...

"E poi viaggia, con le gambe e con la mente, di corsa e lentamente, nel mondo e da casa. Innamorati follemente di questo mondo. Quando non avrai più tempo, avrai solo i ricordi. E te li ricorderai tutti i luoghi che ti hanno emozionato." (G.Gotto)